Massimo Mobiglia vuole approfondire il tema dei gruppi di piante protette e ricorda che l'inventario del verde protetto è ormai vecchio
Approfondire il tema dei gruppi di piante protette e non solo del singolo albero. È l'obiettivo di Massimo Mobiglia, dei Verdi liberali e Indipendenti di Minusio, che con un'interpellanza al suo Municipio prende spunto da un servizio pubblicato proprio sul nostro giornale riguardante la misteriosa “sparizione”, sulla Rivapiana, di due dei tre gruppi di salici anti-erosione presenti in zona Casa al Lago. A monte, Mobiglia ricorda che il tema del verde protetto è dibattuto da tempo a Minusio, “complice il fatto che l'ultimo inventario disponibile ha più di vent'anni”.
“Col cambiamento climatico il verde risulta essere una delle risposte migliori e più immediate per alleviare le isole di calore urbano o come protezione degli abitati – scrive Mobiglia –. Che si tratti di singoli alberi di alto fusto, di gruppi di alberi di dimensioni inferiori, di prati verdi in sostituzione dell'asfalto o di tetti e facciate verdi, ogni azione porta un beneficio non solo per il microclima locale”.
Pertanto, al Municipio vengono poste alcune domande: “Quanti alberi presenti nell'inventario del 2003 sono stati abbattuti? Sono iniziate procedure di contravvenzione? I salici sulla riva erano protetti? A che punto si trova la denuncia penale in questo specifico caso? All'interno del nuovo piano che sta redigendo il Comune sono inseriti anche gruppi di alberi con funzione di attenuazione climatica? In caso affermativo si tratta di gruppi di alberi su suolo pubblico o anche su suolo privato che si affacciano su suolo pubblico? In caso negativo non sarebbe utile inserirli con un vincolo di protezione appropriato? Nel piano degli alberi protetti è previsto anche uno scadenzario per la sostituzione di alberi invecchiati?”.