Ticino

Ignazio Cassis riceve ministro esteri Cina Wang Yi in Ticino

10 ottobre 2025
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Il consigliere federale Ignazio Cassis ha elogiato la collaborazione con la Repubblica Popolare Cinese oggi a Bellinzona al termine di un incontro con il suo omologo cinese, il ministro degli esteri Wang Yi.

L'incontro è stato organizzato in occasione del quarto round del dialogo strategico tra la Svizzera e la Cina. I due ministri hanno in seguito rilasciato una dichiarazione congiunta davanti alla stampa nella suggestiva sala di Castelgrande. Il colloquio - hanno sottolineato - "è stato franco e costruttivo" e ha permesso di tracciare un bilancio positivo delle relazioni bilaterali e di delineare una serie di misure volte a rafforzare la cooperazione politica, economica, scientifica e culturale.

Cassis ha posto l'accento sulla cooperazione bilaterale tra Cina e Svizzera, sottolineando il rafforzamento dei legami culturali e turistici. In quest'ottica, il ministro elvetico ha ricordato l'apertura in Cina della nuova sede dell'École hôtelière di Losanna. Il rispetto reciproco e la qualità delle relazioni bilaterali testimoniano l'amicizia tra i due Paesi, ha affermato il capo del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE).

Il consigliere federale ticinese ha poi evidenziato l'importanza dell'Accordo di libero scambio tra Svizzera e Cina, firmato nel 2014, annunciando che i negoziati per la sua modernizzazione dovrebbero concludersi con un nuovo accordo entro l'inizio del 2026.

Promuovere la governance globale

Le delegazioni hanno discusso il proseguimento della cooperazione in settori chiave come finanza, diritti umani, protezione ambientale, sviluppo sostenibile e intelligenza artificiale. Cassis ha dichiarato che "la Svizzera sostiene tutte le iniziative volte a promuovere la governance globale e accoglie con favore le azioni in tal senso intraprese dal presidente cinese Xi Jinping".

Da parte sua Wang Yi - che dall'ottobre 2002 fa parte dell'Ufficio politico del Partito Comunista Cinese - intervenendo nella sua lingua ha ringraziato la Svizzera per essere stata tra i primi paesi a riconoscere la Repubblica Popolare Cinese nel 1950 e per aver siglato accordi di libero scambio con Pechino.

Il ministro degli esteri cinese ha sottolineato che l'umanità si trova nuovamente a un bivio di fronte alla crescente tendenza all'egemonia e al protezionismo. La Cina desidera collaborare con la Svizzera per contrastare la politica di intimidazione e di confronto tra le varie potenze mondiali.

Pace duratura per Gaza e il ruolo della Svizzera

Il ministro cinese ha espresso il desiderio di una pace duratura per Gaza, definita "una macchia del 21mo secolo", e ha chiesto alla Svizzera di "svolgere un ruolo unico nella questione palestinese, in vista della creazione di uno Stato palestinese". Infine, Wang Yi si è impegnato a promuovere una maggiore conoscenza della Cina in Svizzera e a facilitare l'accesso al suo paese per viaggi culturali e turistici, rafforzando così i legami tra le due nazioni.

La visita di Yang nella Confederazione ha coinciso con il 75mo anniversario dell'instaurazione delle relazioni diplomatiche tra i due paesi. In quell'occasione - nel 1950 - la Svizzera di Max Petitpierre era stata una delle prime nazioni occidentali a riconoscere la Repubblica Popolare Cinese di Mao. La prossima tornata del dialogo strategico si svolgerà in Cina.