Luganese

Licenziate 80 persone, ma ‘la farmaceutica rimane un pilastro’

In un comunicato, Farma Industria Ticino sostiene: ‘Seppur vi siano casi di difficoltà, ciò non riflette lo stato generale’

L’ultima a chiudere
5 marzo 2025
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L’annuncio di un’ottantina di posti di lavoro persi non spaventa Farma Industria Ticino. Per l’associazione di categoria, la prevista chiusura di Bioggio Pharma Manufacture Sa (Bpm) non deve portare dell’allarmismo agli investitori nel settore:

Per Farma Industria Ticino “il settore farmaceutico in Ticino continua a essere un pilastro dell'economia locale, con aziende che investono e innovano costantemente. Nonostante le incertezze derivanti da dinamiche internazionali, il comparto si dimostra resiliente e orientato alla crescita”. Negli ultimi mesi, continua il comunicato, “si è parlato molto di possibili dazi che l’amministrazione statunitense potrebbe imporre. Tuttavia, è fondamentale sottolineare che al momento tali misure restano una possibilità e non una certezza. Le aziende del settore sono consapevoli di queste eventualità e continuano a operare con strategie di lungo termine per garantire competitività e sviluppo”.

L’associazione di categoria precisa inoltre che le difficoltà che subiscono i lavoratori come quelli di Sintetica e Bpm, sono messe in evidenza dal dibattito pubblico, “mentre trovano meno spazio le numerose iniziative positive che caratterizzano il comparto. Investimenti significativi in nuove infrastrutture, l’espansione di stabilimenti produttivi e l’introduzione di tecnologie innovative sono esempi concreti di come le aziende farmaceutiche ticinesi guardino al futuro con determinazione”.

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