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Nomine nel Cda di Ail, volano insulti e minacce tra politici

L’elezione del secondo municipale Marco Chiesa nella Sa che paga meglio scatena il putiferio dopo la seduta di Consiglio comunale di Lugano di lunedì

In sintesi:
  • S’incrina l’alleanza Lega-Udc, mentre spicca il battibecco tra il sindaco Michele Foletti e il capogruppo Alain Bühler
  • Sullo sfondo le divisioni sorte in questa legislatura in merito al nuovo regolamento sulle società partecipate
I toni si accendono anche e soprattutto dopo la seduta
(Ti-Press)
16 maggio 2025
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A Lugano, nell’ultima settimana, si sono incrinati parecchio i rapporti tra Lega e Udc, che si sono alleati alle ultime elezioni comunali presentando una lista unica per il Municipio. Dopo la seduta di Consiglio comunale di lunedì, sono volati insulti e minacce più o meno velate. Alcuni politici si sono lasciati andare parecchio al di sopra delle righe. Tra i battibecchi, spicca quello andato in scena tra il sindaco di Lugano Michele Foletti e il capogruppo Udc Alain Bühler, che si sono apostrofati reciprocamente con parole grosse che preferiamo non ripetere.

Retroscena imbarazzanti e preoccupanti

Questi retroscena imbarazzanti e per certi versi preoccupanti sono il risultato di una seduta di Consiglio comunale molto movimentata per usare un eufemismo. Una seduta al termine della quale i toni si sono accesi al limite dell’aggressione verbale, in stile hooligan. Tutto comincia giovedì 8 maggio, quando il municipale Udc Marco Chiesa non digerisce la scelta da parte dell’Esecutivo cittadino di proporre al Consiglio comunale la candidatura di Filippo Lombardi quale rappresentante nel Consiglio di amministrazione (Cda) di Ail Sa, dove avrebbe dovuto essere designato anche Tiziano Galeazzi (Udc). Chiesa, invece, avrebbe dovuto entrare nel Cda della Casinò Lugano Sa, ma ha rilanciato la propria candidatura per le Ail Sa sabato tramite un paio di e-mail trasmesse alla Cancelleria comunale di Lugano.

Il Municipio raddoppia e piovono critiche

Nel frattempo, il consigliere comunale Galeazzi ha ritirato la sua candidatura e il Legislativo cittadino ha votato (segretamente) sia Lombardi che Chiesa. Quest’ultimo dopo due turni, con sole 15 preferenze, senza quindi il sostegno di diversi consiglieri comunali della Lega dei Ticinesi. Durante e soprattutto dopo la seduta di Consiglio comunale alcuni consiglieri comunali hanno apostrofato i colleghi con insulti e minacce più o meno velate. Il candidato del Municipio avrebbe dovuto essere uno, invece, Chiesa si è fatto proporre dal Gruppo Udc, alla luce della sua competenza in quanto membro della Commissione energia e ambiente a Berna, suscitando tuttavia commenti particolarmente critici, da parte di Natalia Ferrara capogruppo Plr-Pvl e di Nina Pusterla capogruppo La Sinistra.

Chiesa riceve 15 voti e 38 schede bianche

Quanto capitato si presta ad alcune considerazioni. Chiesa avrebbe forse fatto meglio ad aspettare fino a maggio 2026, quando Lombardi compirà 70 anni e per statuto dovrà lasciare la carica di membro del Cda di Ail Sa. La candidatura di Chiesa è stata percepita come una prova di forza da una larga parte del Legislativo, che non ha valutato né compreso completamente le competenze del municipale Udc, al quale ha riservato 38 schede bianche. Inoltre, la presenza di Chiesa nel Cda di Ail Sa non era gradita alla luce della lettera dei vertici della società anonima (che di fatto appartiene al 100% alla Città di Lugano) inviata al Municipio, al quale ha espressamente chiesto di non presentare il municipale Udc, come riferito da ‘laRegione’ nell’edizione del 23 aprile. Altri consiglieri comunali hanno parlato di un problema di metodo. Le nomine nel Cda di Ail Sa, come si ricorderà, sono legate e alla ripartizione politica in base ai risultati elettorali.

Il nuovo regolamento sullo sfondo

Però, un’altra chiave di lettura potrebbe essere quella che lo stesso Chiesa ha evocato a laRegione nell’edizione del 30 aprile, secondo la quale, “qualcuno (senza specificare chi, ndr) sembra particolarmente preoccupato per la mia determinazione a fare gli interessi della Città. Eppure, in politica, questo dovrebbe essere un merito, non un ostacolo. Fatico a comprendere come non si riconosca il legame naturale che unisce le nostre società partecipate ai loro proprietari: i cittadini”. Sullo sfondo, ricordiamo c’è il rapporto della Commissione speciale incaricata di esaminare il nuovo regolamento sulle entità partecipate della Città, che era quasi pronto alla fine della passata legislatura ma ora si è incagliato, a causa di non meglio precisate, per il momento, divergenze tra le posizioni dei membri. Un rapporto che dovrebbe portare alla scelta di rappresentanti al di fuori del Legislativo comunale, alla creazione di un’apposita commissione speciale per le partecipate e a evitare che i municipali vengano retribuiti. Su alcuni di questi punti non c’è consenso.

A proposito di compensi, il Cda di Ail Sa è quello che paga meglio i suoi membri, che ricevono decine di migliaia di franchi più i gettoni per ogni seduta. Una quota di questi soldi, vengono riversati nelle casse delle sezioni comunali dei vari partiti, in percentuale diverse. Nella Casinò Lugano Sa, dal 2013 non ci sono più municipali e i compensi ai membri del Cda si sono dimezzati. Inoltre, per entrare nel Cda della società anonima che gestisce il Casinò, occorre passare dal via libera della Commissione federale delle case da gioco, che esamina nel dettaglio il profilo di ogni candidato membro. Questo aspetto potrebbe aver indotto Chiesa a preferire Ail Sa. I motivi della decisione non sono stati spiegati dal municipale Udc, li ha evocati il capogruppo Bühler durante la seduta di lunedì.

Al di là di queste considerazioni, tra forzatura, imposizione, timori, incomprensioni e bisticci, dal punto di vista della compagine municipale, le divisioni non hanno lasciato strascichi assicura il sindaco Foletti. Insomma, quella di lunedì è stata una seduta di come, quanto dalla puntata di Modem di mercoledì, la credibilità della politica ha subìto un altro brutto colpo.

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