A stralciare quanto pianificato è stato il Cantone, spiega il Municipio di Lugano, secondo il quale in futuro le piante potrebbero trovare spazio
Non è stata la Città, bensì il Consglio di Stato a rinunciare agli alberi lungo via Basilea. Lo precisa il Municipio di Lugano nella risposta all'interrogazione presentata dai Verdi di Lugano (prima firmataria Marisa Mengotti). Per quale motivo? “Questa decisione è stata motivata dalla necessità di garantire la realizzazione di quanto previsto dal progetto StazLu1: in corrispondenza del terminale bus (comparto B) un'area stradale di circa 14 metri di larghezza per consentire la realizzazione della pista ciclabile, della banchina di separazione, di due corsie veicolari e di una corsia bus”.
In altre parole, spiega il Municipio di Lugano, “il Cantone ha stralciato l'alberatura prevista dal Piano regolatore lungo tutta la via
Basilea, in parte per una questione legata ai calibri stradali, in parte perché in futuro – con la realizzazione del tunnel del Tassino – la strada diventerà cantonale”. La Città aggiunge che “la competenza per lo sviluppo progettuale è del Cantone e sarà nelle prossime fasi del progetto stradale che potranno essere approfonditi i calibri stradali e il tema delle alberature”. Il progetto stradale, continua il Municipio,“ presenta di fatto un numero maggiore di aree verdi rispetto alle progettazioni precedenti”. L’atto parlamentare ha chiesto lumi sulla strategia di massima della Città in materia di adattamento ai cambiamenti climatici, il Municipio ha risposto che l'obiettivo è di adottarla e di licenziare il relativo messaggio entro la fine di quest’anno.