Il Gruppo Sos scrive alla consigliera federale Baume-Schneider scusandosi per la sfiducia e il malessere creato dalla chiusura della scuola
Non tutti i cittadini di Sessa applaudiranno la consigliera federale Élisabeth Baume-Schneider in occasione della Festa nazionale. All’illustre ospite che pronuncerà l’allocuzione ha scritto una lettera (diffusa anche ai media) il Gruppo Sos Scuole comunali, che non nasconde “il profondo disagio con cui molti di noi vivranno questa giornata. Per diversi cittadini, infatti, non sarà un'occasione di festa, bensì un momento di amare riflessioni”.
Il gruppo ha voluto far sapere a Baume-Schneider che “nel villaggio regna un diffuso sentimento di sfiducia e di tradimento istituzionale. Si tratta di un malessere reale, tangibile. Nonostante una chiara opposizione popolare, Sessa è stato aggregato forzatamente ai comuni vicini, dando origine al Comune di Tresa. Allora, per rassicurare la popolazione, furono avanzate promesse solenni. Tra queste, la più simbolica e ripetuta fu la garanzia del mantenimento della nostra scuola, attiva da oltre quattro secoli e da sempre cuore pulsante della vita culturale, sociale e identitaria del villaggio”.
Tuttavia, dopo qualche anno, continua il gruppo “quelle promesse sono state clamorosamente disattese” e lo scorso mese di marzo, il Municipio di Tresa ha ufficializzato “la decisione della chiusura della sede scolastica di Sessa, ignorando la volontà espressa da oltre il 30% dei cittadini votanti di Tresa e dalla maggioranza dei consiglieri comunali”. Pertanto, il gruppo chiede comprensione alla consigliera federale se, ai discorsi ufficiali “in cui saranno richiamati i valori fondanti della Confederazione – democrazia, coesione, libertà, rispetto delle minoranze – non tutti applaudiranno. Perché qui, a Sessa, quelle parole oggi suonano dolorosamente vuote. “Ironia della sorte, il palco dal quale ci parlerà sarà allestito proprio di fronte a quella scuola chiusa contro la volontà di molti. Sarà un simbolo amaro...”.