Scritta una lettera aperta alla popolazione svizzera: ‘Siamo indignati di fronte al silenzio delle autorità’
In una accorata lettera aperta alla popolazione, oggi giovedì, il Plenum docenti della Scuola media di Viganello ha deciso di dare voce al proprio "dolore", alla propria "indignazione" e "preoccupazione" per quanto sta subendo il popolo palestinese. Nella missiva, rivolta agli "abitanti della Svizzera", gli insegnanti si dicono altresì "scandalizzati e sconcertati, di fronte all’assordante velo di silenzio con il quale le autorità svizzere e i maggiori capi di governo dei paesi europei accolgono, minimizzando, le informazioni che faticosamente, ma inequivocabilmente, giungono dalla striscia di Gaza e dalla Cisgiordania".
Il Plenum conferma poi di essere sorpreso e deluso per "l’inazione omertosa e colpevole della Confederazione Svizzera che in virtù della sua storia vorremmo coraggiosa, libera e promotrice di pace; così come ci delude e ci offende la parzialità e la ‘disattenzione’ dei principali media nazionali e internazionali". Ma non solo. "Come insegnanti – si ribadisce – non ci riconosciamo in questa politica di indifferenza e di silenzio. Sentiamo il bisogno e il dovere di gridare la nostra indignazione e il nostro dolore. Nostro, infatti, è il dovere di educare le giovani generazioni ai principi più autentici della democrazia, alla ricerca e alla costruzione di un bene comune, al senso di giustizia e verità, nella strenua difesa dei diritti umani. E questo vogliamo fare, né più né meno, nel piccolo delle nostre aule, ogni giorno, guardando negli occhi i nostri allievi e le nostre allieve senza paura di dover mentire o tradire la nostra coscienza, ma cercando di rispondere a un bisogno sempre crescente di comprendere l’incomprensibile, di fronte all’incapacità di accettare, in silenzio, quanto sta succedendo".
In conclusione il Plenum chiede di inviare aiuti umanitari verso i territori palestinesi; di proteggere i partecipanti alla spedizione umanitaria della Global Sumud Flotilla; di riconoscere lo Stato di Palestina; di esprimere "una chiara e decisa condanna da parte del governo svizzero nei confronti delle politiche genocidarie di Israele in Palestina"; e di adottare di conseguenza delle sanzioni anche di tipo economico.