A Mezzana la riunione del gruppo di lavoro della Regio. Si è parlato anche di imprenditoria femminile
Un’analisi dell'evoluzione economica, dell'occupazione e del mercato del lavoro nell’area insubrica, identificandone criticità e potenziale di sviluppo. È stata fatta dal gruppo di lavoro ‘Economia’ della Comunità di lavoro Regio Insubrica. Gruppo riunitosi questa mattina, sotto il coordinamento del segretario generale Francesco Quattrini, a Mezzana e composto dal Cantone Ticino, dalle Regioni Lombardia e Piemonte e dai rappresentanti delle principali associazioni economiche, delle Camere di commercio e delle associazioni sindacali e di categoria del territorio insubrico.
Riguardo agli accordi tra Svizzera e Ue “Bilaterali III”, il presidente dell’Associazione interprofessionale di controllo del Cantone Ticino, Renzo Ambrosetti, ha aggiornato sulle nuove misure di accompagnamento prospettate in rapporto a quelle vigenti. Per quanto concerne il mercato del lavoro, prosegue la nota della Regio, l’Ufficio cantonale di statistica ha riferito delle attività condotte dal gruppo ‘Analisi e armonizzazione dati’, formato dai rappresentanti dell'Ustat e delle Camere di Commercio di Como–Lecco, Varese e Monte Rosa Laghi Alto Piemonte, che analizza la situazione congiunturale dell’area di frontiera. Capitolo mercato del lavoro: sono stati presentati fra l'altro i risultati della SkillmatchSurvey-Ticino 2024, l’indagine campionaria sui profili professionali richiesti dal mercato del lavoro e le attività formative messe in campo dalle aziende nell’ambito del progetto SkillMatch Monitor della Supsi.
La Camera di commercio Como–Lecco ha invece illustrato le proposte del ‘Comitato per la promozione dell’imprenditoria femminile’, costituito all’interno dell’ente in relazione alla possibilità di maggiore occupazione femminile, sia autonoma che dipendente. Dal canto suo la Camera di commercio di Varese ha presentato l’iniziativa ‘Vieni a Vivere a Varese: un voucher per under 40’, richiamando così l'attenzione verso le problematiche derivanti dalla mancanza di manodopera e il declino demografico.