Luganese

Il Plenum docenti della Media di Viganello è con il popolo palestinese

Scritta una lettera aperta alla popolazione svizzera: ‘Siamo indignati di fronte al silenzio delle autorità’

La Global Sumud Flotilla
(Keystone)
11 settembre 2025
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In una accorata lettera aperta alla popolazione, oggi giovedì, il Plenum docenti della Scuola media di Viganello ha deciso di dare voce al proprio "dolore", alla propria "indignazione" e "preoccupazione" per quanto sta subendo il popolo palestinese. Nella missiva, rivolta agli "abitanti della Svizzera", gli insegnanti si dicono altresì "scandalizzati e sconcertati, di fronte all’assordante velo di silenzio con il quale le autorità svizzere e i maggiori capi di governo dei paesi europei accolgono, minimizzando, le informazioni che faticosamente, ma inequivocabilmente, giungono dalla striscia di Gaza e dalla Cisgiordania".

Il Plenum conferma poi di essere sorpreso e deluso per "l’inazione omertosa e colpevole della Confederazione Svizzera che in virtù della sua storia vorremmo coraggiosa, libera e promotrice di pace; così come ci delude e ci offende la parzialità e la ‘disattenzione’ dei principali media nazionali e internazionali". Ma non solo. "Come insegnanti – si ribadisce – non ci riconosciamo in questa politica di indifferenza e di silenzio. Sentiamo il bisogno e il dovere di gridare la nostra indignazione e il nostro dolore. Nostro, infatti, è il dovere di educare le giovani generazioni ai principi più autentici della democrazia, alla ricerca e alla costruzione di un bene comune, al senso di giustizia e verità, nella strenua difesa dei diritti umani. E questo vogliamo fare, né più né meno, nel piccolo delle nostre aule, ogni giorno, guardando negli occhi i nostri allievi e le nostre allieve senza paura di dover mentire o tradire la nostra coscienza, ma cercando di rispondere a un bisogno sempre crescente di comprendere l’incomprensibile, di fronte all’incapacità di accettare, in silenzio, quanto sta succedendo".

In conclusione il Plenum chiede di inviare aiuti umanitari verso i territori palestinesi; di proteggere i partecipanti alla spedizione umanitaria della Global Sumud Flotilla; di riconoscere lo Stato di Palestina; di esprimere "una chiara e decisa condanna da parte del governo svizzero nei confronti delle politiche genocidarie di Israele in Palestina"; e di adottare di conseguenza delle sanzioni anche di tipo economico.