A denunciare pubblicamente la situazione è la consigliera comunale di Lugano Sara Beretta Piccoli che chiede spiegazioni al Municipio
C’è amianto in alcuni inerti scaricati abusivamente in una zona agricola a Dino. Lo denuncia pubblicamente la consigliera comunale di Sara Beretta Piccoli (Verdi Liberali) che ha presentato un’interpellanza attraverso la quale chiede spiegazioni al Municipio di Lugano. Sì, perché, l’atto parlamentare richiama “analisi chimiche commissionate privatamente” dalle quali “risulterebbe che tali materiali contengano tracce di amianto crisotilo (amianto bianco), sostanza altamente pericolosa per la salute e sottoposta a severe normative per quanto riguarda il trattamento e lo smaltimento”. Però, soprattutto, Beretta Piccoli scrive che “la situazione è stata denunciata l’11 luglio 2025 all’Ufficio edilizia privata della Città di Lugano. A fronte di tale segnalazione, l’ufficio si è limitato a rispondere, con lettera datata 30 luglio 2025, invitando la persona segnalante a ‘documentare e circostanziare’ ulteriormente la propria comunicazione, senza tuttavia attivare verifiche né procedere alla trasmissione del dossier ai servizi cantonali competenti”. Interpellato in seguito, “il responsabile cantonale ha confermato di non aver ricevuto alcuna segnalazione ufficiale da parte del Comune”.
Questo comportamento “solleva diversi interrogativi”, si legge nell’interpellanza: “Perché l’Ufficio edilizia privata non ha trasmesso senza indugi la segnalazione agli uffici cantonali, come sarebbe stato doveroso in presenza di una possibile contaminazione da amianto?”. Secondo la consigliera comunale, “la presenza di amianto in una zona agricola e boschiva non può essere liquidata come una semplice contestazione edilizia, ma costituisce un potenziale rischio per la salute pubblica e un illecito ambientale di particolare gravità”. Non solo, la ristrutturazione parziale dello stabile, in base ai progetti presentati non sarebbe stata rispettata e si è “proceduto a una ristrutturazione totale”. La consigliera comunale chiede pertanto all’Esecutivo “se conferma di essere a conoscenza della vicenda e della segnalazione dell’11 luglio, per quali motivi l’Ufficio edilizia privata non abbia provveduto a trasmettere la segnalazione ai competenti servizi cantonali e se il Municipio intenda attivare i controlli necessari, con sopralluoghi e campionamenti ufficiali, per verificare la natura e la pericolosità del materiale depositato, e quali misure concrete saranno intraprese per garantire la bonifica dell’area qualora venga confermata la presenza di amianto o di altri rifiuti pericolosi”. Beretta Piccoli vuole anche sapere in che modo si intende garantire, in futuro, che simili segnalazioni non vengano sottovalutate e che il coordinamento tra Comune e Cantone funzioni in maniera tempestiva ed efficace.