Il Municipio risponde a un’interrogazione chiarendo che non intende porre vincoli al valore globale del fondo ma liberarlo da quello di pubblica utilità
La Sinistra e I Verdi per il comparto Castagneto a Castagnola chiedevano condizioni a favore di un committente che preveda un mix di residenza primaria per famiglie con figli e agli anziani. Il Municipio di Lugano, in risposta alla loro interrogazione – di cui primo firmatario è il consigliere comunale Edoardo Cappelletti – volta a tutelare l’interesse pubblico del fondo, ha chiarito di non aver ancora preso una decisione rispetto a quelle che saranno le condizioni e gli obiettivi nel contesto della futura vendita. Di principio, ha fatto sapere, non intende porre vincoli che limitino il valore globale del comparto.
Questo tema sarà trattato nell’ambito del messaggio municipale che verrà presentato per l'alienazione del fondo, ed eventuali indirizzi per porre tra i criteri di partecipazione al concorso la destinazione primaria delle future residenze potrà semmai essere decisa dal Consiglio comunale (Cc) in sede di approvazione del messaggio municipale di vendita. Ciò influenzerà presumibilmente anche l'importo di alienazione del comparto dell’ex Casa anziani.
Secondo l’esecutivo questa ubicazione comunque “mal si presta alla residenza per anziani”. Per quanto riguarda le famiglie, “l’accessibilità, la vicinanza alle scuole, alle attività lavorative dei genitori, alle attività post-scolastiche dei figli giocano un ruolo fondamentale nella scelta dell’ubicazione. In questo senso si ritiene che la politica dell’alloggio di pubblica utilità vada strutturata in una visione d’insieme, ben pianificata e non proposta caso per caso”.
Sulle abitazioni secondarie, il Municipio ha precisato che il comune “ha un tasso di residenze secondarie accertato del 15,5%, pertanto inferiore alla soglia del 20% prevista dalla Legge sulle residenze secondarie. Non vi è pertanto alcun obbligo legale di imporre limitazioni”. La modifica di Piano regolatore approvata dal Cc, ha aggiunto l’esecutivo cittadino, è stata voluta proprio per liberare il fondo da un vincolo di pubblica utilità, “rendendolo a tutti gli effetti parte del comparto residenziale e non è di interesse pubblico mantenere fondi in zona residenziale, che possono dunque essere venduti definitivamente”.
Secondo le tempistiche stimate, il comparto a Castagnola sarà venduto attraverso una procedura di asta pubblica nel corso del 2026 e un incasso entro fine 2027.