Interpellanza Mps-Indipendenti dopo la tragedia del 14enne lungo il riale vicino al Centro federale d’asilo di Pasture a Balerna
La morte di un minore non accompagnato non può essere solo un dolore momentaneo! È questa l’affermazione che fa da prologo all’interpellanza dei granconsiglieri del gruppo Mps-Indipendenti Matteo Pronzini e Giuseppe Sergi. L'occasione, tragica, la morte mercoledì di un giovane migrante di 14 anni, trovato senza vita nel greto di un riale vicino al Centro federale d’asilo di Pasture a Balerna.
Secondo i deputati “in quanto minore non accompagnato era compito dello Stato sostituirsi con tutti gli obblighi del caso ai genitori. Indipendentemente dal fatto che il decesso sia dovuto o meno a una fatalità ci dobbiamo tutti sentire, moralmente e legalmente, responsabili”.
Pronzini e Sergi giudicano così “riprovevole” il fatto che l’autorità non abbia sottoscritto alcuna comunicazione di cordoglio e dispiacere, mentre evidenziano la bontà dell'intervento su queste colonne di Francesco Lombardo, presidente dell’Associazione Franca, a difesa dei diritti dei minori. Da qui partono, dunque, una serie di domande al Consiglio di Stato per conoscere il numero di minori non accompagnati presenti in Ticino negli ultimi 25 anni, quale la durata media di presenza sul territorio cantonale, quale la destinazione e in quale struttura risiedevano/risiedono. I granconsiglieri vogliono inoltre conoscere il luogo dove oggi risiedono e se sia in ambito di strutture miste (cioè con adulti), e se siano affidati a curatori alle dipendenze dell’amministrazione cantonale o di privati, e ancora se tali curatori parlino la lingua dei minori non accompagnati e come vengano concretizzati, dalle autorità cantonali, gli articoli 19 cpv 2, 20, 22, 35 della Convenzione Onu sui diritti del fanciullo.