Ticino

L'aria che tira in Ticino è sempre più pulita

Pubblicato il rapporto sulla qualità dell'aria. Lo scorso anno è stato il secondo migliore di sempre, dopo il 2023. ‘Confermata la tendenza positiva’

Avvertimenti meno utilizzati, per fortuna
(Ti-Press)
3 luglio 2025
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L'aria che tira in Ticino è sempre più pulita. Lo dicono i numeri, quelli registrati dal Dipartimento del territorio e contenuti nel rapporto ‘Qualità dell'aria in Ticino’. Un rapporto che dimostra, come detto, un chiaro miglioramento. Lo scorso anno è stato il secondo migliore (alle spalle, ma di poco, rispetto ai dati del 2023) dall'inizio delle misurazioni per quanto riguarda tutti e tre gli inquinanti principali: diossido di azoto, ozono e polveri fini. “Anche nel 2024 si conferma la tendenza pluriennale positiva derivante dalla diminuzione delle emissioni”, scrive il Dt in un comunicato stampa allegato al rapporto. Diminuzione che è stata accompagnata lo scorso anno da condizioni meteorologiche che hanno favorito la diluizione degli inquinanti atmosferici, in particolare grazie all’inverno più caldo in assoluto dall’inizio delle misurazioni e ai mesi estivi ricchi di precipitazioni. Nel rapporto vengono indicati, per ogni inquinante, quali sono stati i valori registrati.

Diossido di azoto

Per il quinto anno consecutivo i valori medi annui in tutte le stazioni di misura rispettano il limite OIAt di 30 microgrammi al metro cubo. Rispetto all'anno precedente, il 2024 presenta un lieve calo delle medie annue di diossido di azoto nel Mendrisotto, una stagnazione nella parte centrale del Cantone e un leggero aumento nelle località più a nord. “Questo bilancio ‘neutrale’ è corroborato anche dalla media di tutte le stazioni di misura, invariata rispetto all'anno precedente e che allunga ulteriormente una serie quasi ininterrotta di primati stabiliti durante gli ultimi anni” fa sapere il Dipartimento.

Ozono

“In linea con il suo tipico andamento altalenante – si legge nel rapporto – il numero di ore di superamento del limite orario per l’ozono nel 2024 presenta una forte e generalizzata riduzione rispetto all’anno precedente, con valori simili ai minimi storici degli anni 2014, 2008, e 2000”. Nonostante le centinaia di ore di superamento registrate in ogni stazione di misura, comprese quelle situate in quota, si tratta di valori “tutto sommato eccezionalmente bassi, frutto di un'estate poco soleggiata, ma anche di una primavera tra le più piovose e meno soleggiate dall'inizio delle misurazioni”.

Polveri fini

Per quanto riguarda le polveri fini il semestre invernale è trascorso in maniera particolarmente positiva. Questo nonostante si tratti del periodo dell'anno durante il quale le polveri fini possono causare i maggiori problemi per la salute della popolazione. Già ai minimi storici l'anno precedente, le concentrazioni medie annue di quasi tutte le stazioni di misura stabiliscono nuovi primati nel 2024, con la media complessiva di tutte le stazioni che scende di un'unità, attestandosi a 15 µg/m3. Unicamente la stazione di misura di Chiasso, con 21 µg/m3, presenta infatti un lieve superamento del limite annuo per le Pm10 (20 µg/m3), mentre i valori annui di tutte le altre stazioni sono conformi al limite di legge.