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‘Copertura delle autostrade, serve più pianificazione’

I vertici dei partiti di governo chiedono al Consiglio di Stato di coordinare sia le visioni, sia i progetti sul territorio

L’esempio del Progetto Alto Vedeggio
(Ti-Press)
7 luglio 2025
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Sulla copertura delle autostrade in Ticino serve un'attenta pianificazione, sia concreta sia delle visioni che mano a mano si sviluppano coi progetti sul territorio. A scendere in campo sono i vertici di tutti i partiti di governo, con una mozione inoltrata al Consiglio di Stato dal presidente del Plr Alessandro Speziali, quello del Centro Fiorenzo Dadò, la copresidente socialista Laura Riget e il vice coordinatore della Lega Alessandro Mazzoleni.

Una mozione che chiede di, appunto, “dotare il Cantone di una visione strategica concreta e basata su dati aggiornati, con l’obiettivo di migliorare la qualità di vita dei cittadini delle zone più esposte agli impatti del traffico autostradale e di promuovere soluzioni sostenibili, innovative e coerenti con la volontà popolare. Inoltre, l’esperienza maturata con il Progetto Alto Vedeggio (Pav) dimostra che superati gli ostacoli tecnici, la vera sfida resta quella del finanziamento e della pianificazione integrata tra enti pubblici e privati. Il successo del progetto dipenderà dalla capacità di ottimizzare il rapporto costi-benefici e di proporre soluzioni innovative per la gestione dei materiali e la valorizzazione delle aree recuperate”.

Le richieste

Le richieste al Consiglio di Stato, quindi, sono di “incaricare gli uffici competenti di approfondire uno studio di fattibilità tecnico, ambientale, territoriale ed economico per la copertura dell’autostrada A2 nei tratti critici del Mendrisiotto (ad es. Coldrerio-Chiasso, Novazzano, Balerna e Bissone-Mendrisio) e nelle aree più compromesse del Luganese (ad es. zona di Bissone-Melide-Paradiso)”. Ma anche di “valutare, per ciascuna tratta, i benefici attesi in termini di riduzione dell’inquinamento acustico e atmosferico, miglioramento dell’accessibilità e ricucitura urbana, possibilità di recupero di aree verdi e spazi pubblici”. La terza richiesta di Speziali, Dadò, Riget e Mazzoleni è di “tenere in considerazione nelle valutazioni globali, all’interno dello studio di fattibilità, anche i progetti già discussi dai Comuni con Ustra e con il Cantone, verificando il loro stato attuale, valutando in che modo possano essere integrati nello studio e chiarendo che destino potrebbero avere all’interno di una visione complessiva e coordinata”. Infine, si domanda al Consiglio di Stato di “analizzare le possibili fonti e modelli di finanziamento, con particolare attenzione alla quota di partecipazione della Confederazione, al coinvolgimento di enti locali e privati, alle eventuali sinergie con materiali di scavo o progetti già previsti sul territorio.

La proposta si spiega con il fatto che “negli ultimi anni, la questione dell’impatto ambientale, urbanistico e sanitario delle tratte autostradali che attraversano zone densamente popolate del Ticino – in particolare nel Mendrisiotto e nel Luganese – è tornata con forza al centro del dibattito politico e dell’interesse pubblico”, rimarcano i proponenti. Che ricordano pure come nel 2024 “su incarico del Dipartimento del territorio, lo studio Neuenschwander Consulting Engineers SA ha completato una valutazione preliminare di due proposte per la copertura dell’autostrada A2 nel Mendrisiotto: la Proposta Fontana, che prevede una galleria di circa 4 km sotto la collina del Penz, con costi stimati in 800 milioni di franchi; la Proposta Ostinelli, che propone un interramento a fasi da Coldrerio al valico di Brogeda, con costi stimati in 750 milioni di franchi. Entrambe le soluzioni sono state ritenute tecnicamente fattibili, pur con le note riserve legate all’impatto economico e alla complessità dei lavori. Progetti analoghi, come quelli di Airolo e dell’Alto Vedeggio, stanno procedendo con successo, dimostrando che coperture autostradali ben pianificate possono restituire qualità del territorio, ridurre l’inquinamento acustico e atmosferico e favorire una migliore pianificazione urbana”.

E a livello politico, “nel maggio 2025 è stata lanciata la petizione ‘Sopra la vita! Sotto l’autostrada!’ – sostenuta da sezioni politiche e associazioni locali – che chiede con forza l’interramento di tratti dell’A2 da Bissone a Chiasso”.