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‘Di arrocchi e pastrocchi’, l'Udc chiede al Consiglio di Stato puntuali chiarimenti

Interpellanza (primo firmatario il capogruppo Sergio Morisoli): quali ‘difficoltà o manchevolezze’ dietro lo scambio di dossier fra Gobbi e Zali?

Sergio Morisoli
(Ti-Press)
11 luglio 2025
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Non si fermano le richieste di chiarimento al Consiglio di Stato sulla sua recente decisione: ovvero niente arrocco fra i dipartimenti a conduzione leghista, come sollecitato dal movimento di via Monte Boglia, ma scambio di dossier fra Norman Gobbi e Claudio Zali. Scambio che si concretizzerà o dovrebbe concretizzarsi dal prossimo 1° settembre. Dopo averlo definito “un minestrone istituzionale”, l’Udc scende ora in campo con un’interpellanza “urgente” (titolo eloquente: “Di arrocchi e pastrocchi”, primo firmatario il capogruppo in Gran Consiglio Sergio Morisoli), con cui sollecita il governo a fornire un serie di spiegazioni. Sperando, si afferma nell’atto parlamentare, “di avere risposte esaustive, affinché tutti possano conoscere i fatti concreti”.

Diverse e dettagliate le domande al governo. I democentristi chiedono anzitutto quali siano “le lacune, le manchevolezze o altre difficoltà rilevate, dopo oltre un decennio di attività con gli stessi titolari dei Dipartimenti (Gobbi a capo delle Istituzioni, Zali alla testa del Territorio, ndr) che hanno spinto il governo all’unanimità a trasferire da un consigliere all’altro la Magistratura e la Polizia (a Zali) e quindi la Divisione delle costruzioni (a Gobbi, ndr)?”. A seguire gli altri quesiti posti dall’Udc. “Tenuto conto che la fuga in avanti dell’arrocco annunciato unilateralmente, poi bloccata dal governo, non poteva nascere ed essere originata in pochi minuti, si presume che quasi certamente a monte ci sia stata una preparazione seria con i pro e i contro della manovra: se sì, il governo ne era a conoscenza e ha approfondito i contenuti, quali?”; “Quali sono gli obiettivi misurabili e concreti di miglioramento che il Consiglio di Stato si è fissato e ha imposto ai due capi Dipartimento? E in che termini di tempo?; “Il governo è certo e convinto che questo cambiamento porterà a sanare in solo poco più di un anno e mezzo dalle elezioni cantonali 2027 quelle situazioni che da oltre un decennio non sono state risolte?”; “Entro quando governo e parlamento riceveranno la strategia di cambiamento con le soluzioni, i cambiamenti di leggi e regolamenti per ottenere i miglioramenti auspicati?”; “In che misura la decisione presa va a migliorare o a peggiorare la situazione finanziaria nel senso del pareggio dei conti?”; “Sono previsti licenziamenti, trasferimenti o ricollocamenti di dirigenti o funzionari?”.

L'interpellanza reca in calce la firma di sette dei nove deputati democentristi in Gran Consiglio. Oltre che da Morisoli, è stata sottoscritta da Alain Bühler, Raide Bassi, Andrea Giudici, Aline Prada, Roberta Soldati e Tiziano Galeazzi.