laR+ Ticino

Caso Hospita, la Gestione esercita l’alta vigilanza con una sottocommissione speciale

Istituito un gremio ristretto per maggiori approfondimenti. La Lega lascia la sala per opportunità politica. Scettico l’Mps: ‘Meglio una Cpi’

Già settimana prossima la prima seduta ufficiale
(Ti-Press)

Il tema – come hanno ricordato in una nota inviata alla commissione parlamentare ‘Gestione e finanze’ il segretario generale e il consulente giuridico del Gran Consiglio, rispettivamente Tiziano Veronelli e Roberto Di Bartolomeo – è di quelli delicati: zone d’ombra tra politica, giustizia e affari. Per questo motivo la stessa commissione della Gestione ha deciso questa mattina durante una seduta straordinaria di esercitare l’alta vigilanza sul caso Hospita Suisse. Alta vigilanza che si traduce, per ora, nell’istituzione di una sottocommissione speciale che avrà il compito di trattare il complesso dossier sollevato da un atto parlamentare dell’Mps dal titolo ‘Sabrina Aldi, Cristina Maderni, Alvaro Camponovo, Eolo Alberti, Claudio Camponovo, Norman Gobbi, Claudio Zali: tanti soldi, sponsorizzazioni, politica e magistratura e… tanto altro’. All’interno della commissione saranno rappresentate tutte le forze politiche che siedono in Gestione: Fabrizio Sirica per il Ps, Samantha Bourgoin per i Verdi, per il Plr Natalia Ferrara, Fiorenzo Dadò per il Centro e per l’Udc Tiziano Galeazzi. E la Lega? Il Movimento, che ha oggi abbandonato la riunione dopo una mezz’oretta per evitare eventuali conflitti di interesse, si è preso qualche giorno per decidere se partecipare o meno. Questione di opportunità visto il coinvolgimento nella vicenda di diversi suoi (alcuni ex) esponenti. I dubbi verranno sciolti settimana prossima, quando è agendato il primo incontro della nuova commissione speciale.

Sirica: ‘Una prima decisione entro un mese-un mese e mezzo’

A raccontarci come è andata, il presidente della Gestione Fabrizio Sirica, nonché presidente ad interim della nuova sottocommissione (fino alla convocazione della prima seduta ufficiale in cui verrà deciso chi ne prenderà le redini). «La commissione si è riunita oggi ad hoc per discutere i punti sollevati dall’interrogazione dell’Mps. Abbiamo stabilito che dovesse esserci il quorum, quindi la maggioranza dei commissari, e almeno un deputato per partito, cosa che è avvenuta». Premesso ciò, come detto, la novità uscita dalle porte della Gestione è l’istituzione della sottocommissione speciale. Organo, spiega Sirica, che avrà il compito di «approfondire ulteriormente le questioni emerse dall’ormai noto documento fornitoci dai consulenti giuridici del Gran Consiglio, stabilendo compiti e tempistiche». Prioritario, «all’unanimità dei presenti, agire in maniera celere». Ed è proprio questo, rimarca il socialista, «lo scopo della sottocommissione: non allungare i tempi e non appesantire i tanti lavori della Gestione individuando già nelle prossime settimane le possibili piste di intervento». La scelta di un gremio più ristretto è dunque stata dettata dalla volontà di «facilitare il confronto, la discussione e l’approfondimento dei temi». Una prima decisione, ci assicura Sirica,«dovrebbe arrivare entro un mese-un mese e mezzo». A ogni modo, evidenzia il socialista, «tutte le decisioni verranno prese in ultima istanza in commissione». Alla sottocommissione spetta invece l’organizzazione dei lavori, come decidere se e chi audizionare. Non da ultimo, puntualizza Sirica, la decisione della Lega di lasciare la sala «è una valutazione del gruppo. Dai nostri approfondimenti, va detto, nessuno dei leghisti aveva un conflitto che negasse a priori la sua partecipazione».

Sergi: ‘Una Commissione parlamentare d’inchiesta, qui ci sono temi che investono la politica e il suo statuto’

«Dopo aver anche letto dei contenuti della nota stilata e trasmessa dal segretario generale e dal giurista del Gran Consiglio alla Gestione, è evidente la necessità di un approfondimento e di un chiarimento a trecentosessanta gradi – dice, contattato dalla ‘Regione’, Giuseppe Sergi, autore con Matteo Pronzini dell’interrogazione –. Tuttavia ci domandiamo se una sottocommissione sia sufficiente a svolgere questo compito». Secondo il deputato dell’Mps, «ci sarebbero stati e ci sarebbero altri strumenti, come un audit esterno o, come chiediamo noi, una Commissione parlamentare d’inchiesta. Riteniamo che quella di una Cpi sia la soluzione adeguata. Perché qui abbiamo a che fare con questioni che investono la politica e le istituzioni, che investono lo statuto della politica, i suoi rapporti col mondo giudiziario e quello economico. Questioni e quesiti che riguardano pure i conflitti di interesse. E allora qual è, nel caso specifico, la soluzione migliore se non una Commissione parlamentare d’inchiesta che emani proprio dalle forze politiche presenti in Gran Consiglio e che si interroghi a fondo, formulando anche delle raccomandazioni, sui temi che questa vicenda solleva?». Temi «al centro dei quali, ripeto, ci sono la politica e il suo statuto». D’altronde, sottolinea Sergi, la nota dei servizi del Gran Consiglio alla Gestione «spesso fa riferimento anche a comportamenti che, pur non essendo in discussione dal punto di vista giuridico, implicano però delle questioni politiche e valutazioni dal profilo dell’opportunità di certe scelte». In base alla legge sul Gran Consiglio “allorché eventi di grande portata istituzionale nel Cantone richiedano uno speciale chiarimento, il Gran Consiglio, sentito il Consiglio di Stato, può, a maggioranza assoluta, istituire una Commissione parlamentare d’inchiesta”. «Come Mps, siamo convinti che vi siano i presupposti per una Cpi – riprende Sergi –. Vedremo ora come si muoverà e cosa deciderà la sottocommissione che la Gestione ha deciso di creare. Per il momento stiamo a guardare. Abbiamo intanto già dato la nostra disponibilità alla commissione della Gestione a essere ascoltati, anche perché nel frattempo abbiamo raccolto altra documentazione, altre informazioni».

Leggi anche: