A breve si torna sui banchi, ma non tutti allo stesso modo. Dal lockdown lo strappo: nel 2021 si segna un’impennata, poi il tasso resta elevato
Giorni, settimane o addirittura mesi. Nelle scuole ticinesi sono sempre più frequenti le assenze gravi. L’estate è agli sgoccioli e numerosi bambini e ragazzi si apprestano a tornare sui banchi. Tuttavia, il numero crescente di casi di assenteismo scolastico dimostra che non è così per tutti. O meglio, non per tutti allo stesso modo. Come emerge dai dati fornitici dal Decs, il Dipartimento educazione, cultura e sport, negli ultimi otto anni nelle scuole medie è stato registrato un incremento significativo dell’assenteismo. L’analisi del Decs, condotta su 81’121 studenti di questo ordine di scuola, rileva che le ore medie di assenza annue sono passate da circa quaranta tra il 2017 e il 2020 a oltre sessanta tra il 2021 e il 2024, con un picco nell’anno scolastico 2021/2022. Il 2020, anno che coincide con l’inizio della pandemia di coronavirus, rappresenta quindi una cesura temporale nel comportamento degli allievi rispetto alle assenze. Non solo. Il tasso di assenteismo è aumentato dal 3% del 2017 fino a sfiorare il 5% nel 2024. Nel dettaglio, se tra il 2017 e il 2020 si osservava una relativa stabilità nel tasso di assenteismo (circa del 3-3,3%), l’anno scolastico 2019/2020 ha invece segnato un calo significativo al 2,9% probabilmente legato alle prime misure pandemiche, come il lockdown. Dall’anno scolastico seguente, l’impennata: il tasso di assenteismo raggiunge il picco del 5%, per poi stabilizzarsi su un plateau elevato negli anni successivi (4,6-4,8%). Dati che fanno riflettere. Sul ruolo della scuola, della famiglia e della società. Se un giovane è regolarmente assente, di rado è la scuola a esserne l’unica causa. Ne discutiamo con la capa della Sezione dell’insegnamento medio Tiziana Zaninelli.
Quello dell’assenteismo è un fenomeno complesso e in crescita, le cui cause sono spesso complesse. È tuttavia possibile riflettere sui fattori dietro a questo aumento, pensando in particolare alle differenze sostanziali tra i dati prima e dopo il 2020?
Il monitoraggio delle assenze a livello cantonale, per la scuola media, è un tema al quale hanno dedicato riflessione e approfondimento i capigruppo del sostegno, cioè coloro che coordinano i docenti di sostegno nelle sedi di scuola media del cantone, anche su richiesta delle direttrici e dei direttori che spesso si trovano confrontati con allievi che sono lontani da scuola per molte ore. I dati ci dicono che tra il 2017 e il 2020 vi è una certa stabilità nelle cifre, esse iniziano ad aumentare in concomitanza con la pandemia di Covid-19, suggerendo una correlazione plausibile con questo periodo molto particolare per tutti, anche se non possiamo dimostrarlo.
Motivazione, ansia, rapporto con i compagni, ritmi serrati e aspettative troppo elevate. Quali sono le ragioni dell’assenteismo scolastico, che peraltro tocca studenti sempre più giovani?
Difficile rispondere a questa domanda, l’assenteismo può essere causato da più fattori, una delle cause è riconducibile a situazioni familiari fragili o a una certa vulnerabilità delle allieve e degli allievi, ogni situazione è unica e seguita con attenzione soprattutto da direzioni e docenti di sostegno. Non dimentichiamo che all’interno delle famiglie questo è motivo di sofferenza e preoccupazione, spesso i genitori si sentono impotenti e soli nell’aiutare i loro figli.
Un tema che, stando anche all’associazione mantello degli insegnanti svizzeri, viene ancora preso troppo poco sul serio. È così? Il nostro cantone cosa fa rispetto a questo fenomeno?
Nel nostro cantone, come si diceva prima, si è introdotta una sorta di ‘allerta’ precoce già a partire da trenta ore di assenza in poche settimane, seguita da un monitoraggio per assenze maggiori a duecento ore. Sono in primis i docenti di classe a osservare e segnalare queste situazioni. Tra i loro compiti vi è infatti anche il controllo delle assenze delle proprie allieve e dei propri allievi.
Oltralpe per molti giovani l’anno scolastico è già iniziato. Alcune sedi hanno deciso di inviare una lettera ai genitori sul tema. In Ticino esiste già un canale aperto con le famiglie? Nel caso di assenze gravi, i genitori vengono avvertiti? C’è consapevolezza o sono talvolta essi stessi parte del problema?
Il contatto diretto con le famiglie è uno degli elementi fondanti della relazione tra la scuola – nelle figure del docente di classe, di sostegno, nonché della direzione – e i genitori. Da parte della famiglia, di regola, vi è rispondenza ma non mancano problemi di comunicazione o di non risposta alle sollecitazioni della scuola. Altrettanto importanti sono le collaborazioni mirate con la rete dei servizi psico-sociali e di protezione, quali le Arp, ovvero le Autorità regionali di protezione, il Servizio medico psicologico, i servizi sociali comunali e cantonali. Le direzioni della scuola media, così come educatori e docenti di sostegno, dedicano tempo e attenzione agli allievi lontani dalla scuola. La scuola infatti resta uno dei motori di aggregazione, crescita, sviluppo personale e culturale più potenti, per cui l’avvicinare gli allievi assenteisti implica necessariamente progetti personalizzati. Malgrado la convinzione e l’impegno, vi sono situazioni di grave assenteismo cronico – maggiori a quattrocento ore annue – che necessitano di interventi specializzati da parte sovente di psichiatri.
Non solo le famiglie, ma anche gli insegnanti. Quale il loro ruolo nell’affrontare questo argomento? Hanno le competenze e il tempo necessari per intervenire?
Il docente di classe, i docenti, i docenti di sostegno, le direzioni sono presenti quotidianamente nella vita scolastica degli allievi di scuola media. Un’assenza si vede, se ne chiede la ragione, si cerca di capire, si cercano soluzioni per il rientro, si adottano modalità di presa a carico talvolta grazie agli educatori regionali, con una collaborazione concreta che cerca di sostenere e di comprendere i motivi. Non sempre questo è possibile, vi è un grado di complessità oggettivo che implica l’attivazione di altre risorse esterne alla scuola.
Quali conseguenze può avere un lungo periodo di assenza senza motivi validi per un giovane o le famiglie?
La Legge della scuola agli articoli 53 e 54 descrive sia i doveri dei genitori riguardo alla frequenza scolastica che deve essere garantita, così come la collaborazione con la scuola nello svolgimento dei compiti educativi, sia le sanzioni in caso di inadempienza. I Municipi sono tenuti a intervenire con verifiche, richiami e multe o con segnalazioni alle autorità di vigilanza. Questo dal punto di vista legislativo; alla scuola però interessa prima di tutto il benessere degli allievi: l’essere a scuola ha una valenza di socializzazione, di confronto, di collaborazione, di amicizia, anche di fatica, di studio e di apprendimento irrinunciabili.