È morto a 88 anni il collezionista e critico d’arte Carlo Pepi, esperto di Modigliani e celebre per aver smascherato la famosa burla del 1984, con le finte sculture gettate nei fossi di Livorno e ritenute autentiche da molti critici. Ne ha dato notizia la famiglia.
“Critico e collezionista, grande appassionato di arte – hanno scritto in una nota i familiari di Pepi – è stato fondatore della Casa natale di Amedeo Modigliani, direttore della sezione di contrasto ai falsi di ‘Art Watch International’, che ha dedicato la propria vita alla difesa del senso più autentico dell’arte”. Aveva trasformato la sua casa in un museo dove ha collezionato migliaia di opere di svariati artisti.
Fu Pepi, nel 2017, a denunciare la falsità di un terzo dei quadri esposti in una mostra a Genova dedicata a Modigliani. Da lì nacque una vicenda giudiziaria portata avanti dalla procura genovese che sequestrò pure 21 tele. I sei imputati – tra cui Rudy Chiappini, ex direttore dei Servizi culturali della Città di Locarno, e lo scultore ticinese Pedro Pedrazzini –, sono stati tutti assolti due anni fa e adesso si aspetta che venga fissato l’appello, mentre solo otto tele sono state ritenute fasulle.
Secondo gli investigatori, attraverso l’esposizione alla mostra si volevano rendere autentiche delle opere false in modo tale da acquisire una maggiore quotazione e rivenderle a prezzi stellari nel centenario della morte di Modigliani. Per il giudice di primo grado però i sei imputati non sapevano che parte delle opere non fossero del pittore livornese.ANSA/RED