Con la volontà di concludere un partenariato in materia di sicurezza e di difesa con l’Ue, il Consiglio federale firma l’ennesimo grave tradimento della neutralità svizzera per chinarsi ancora una volta agli ordini di Washinghton e Bruxelles, scaricando i costi sui lavoratori, che vedranno le loro condizioni di vita deteriorarsi mentre fabbricheranno gli strumenti con cui saranno mandati un giorno al massacro se gli Usa lo ordineranno.
L’accordo che il governo svizzero vorrebbe stipulare altro non è infatti che il prerequisito necessario per partecipare a “ReArm Europe”, il piano da centinaia di miliardi per il riarmo e la difesa militare dell’Ue e per il sostegno militare ucraino.
Questo partenariato arriva assieme alla decisione presa al vertice Nato dai Paesi Ue di obbedire ai dettami di Washinghton e portare al 5% del Pil le rispettive spese militari (che saranno indirizzate principalmente a sistemi d’arma statunitensi, alla faccia di coloro che per mesi hanno proclamato una ritrovata voglia di indipendenza del nostro Continente). Parallelamente, vi è la volontà da parte delle maggioranze del nostro Paese (Udc inclusa) di allentare i criteri per la riesportazione di armi verso 25 Paesi – tutti o membri della Nato o suoi alleati – i quali potranno in seguito decidere autonomamente a chi trasferirle. Un atto altrettanto grave, che renderebbe l’industria bellica elvetica sostenitrice indiretta delle guerre atlantiste. Queste iniziative, insieme all’adesione svizzera alla Pesco e a molte altre scellerate decisioni, non sono innocui tentativi di rimanere competitivi nel settore bellico o di rafforzare la “cooperazione internazionale” come piace ripetere al nostro Governo federale e come molti ingenuamente ancora pensano; sono invece una chiara e irresponsabile scelta di campo delle maggioranze politiche del nostro Paese che, ormai totalmente succubi di Bruxelles e Washington, stanno portando la Svizzera fra le braccia della Nato, rottamando la nostra neutralità, rovinando la credibilità diplomatica che ancora ci resta e creando dei seri rischi alla stessa sicurezza nazionale.