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Censurare, delegittimare, uccidere… e la verità!

22 luglio 2025
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In un anno e mezzo di guerra le operazioni israeliane a Gaza hanno causato la morte di oltre 200 giornalisti palestinesi. Si tratta di un massacro senza precedenti, come dimostrato da un recente studio dell’americana Brown University (citato dal Consiglio Nazionale dall’Ordine dei Giornalisti Italiani - 8.5.2025).

L’esercito israeliano cerca di imporre un blackout mediatico a Gaza, mettendo a tacere i testimoni dei crimini di guerra commessi dalle sue truppe, atti denunciati anche da Ong internazionali e da organismi delle Nazioni Unite. Francesca Albanese, ricercatrice italiana, relatrice speciale delle Nazioni Unite per la situazione dei diritti umani nei territori palestinesi occupati, ha subìto delle sanzioni da parte degli Stati Uniti per i suoi rapporti accusanti Israele di genocidio nei confronti dei palestinesi.

Il tentativo di ostacolare la libera informazione è evidente anche dal rifiuto del governo israeliano di consentire alla stampa straniera di entrare nella Striscia di Gaza.

Le giornaliste e i giornalisti palestinesi stanno mostrando un grande coraggio inviando immagini e testimonianze della drammatica tragedia che si sta consumando a Gaza. Il diritto internazionale e la libertà di stampa, nei territori occupati da Israele, sono giornalmente calpestati…, così come la verità!

Spesso c’è una censura su Gaza da parte delle autorità israeliane, ma c’è anche una censura interna alle grandi testate di stampa e televisione perché non usano le fonti e le immagini che, con grande fatica e rischio, arrivano dalla Striscia. Non solo i giornalisti vengono censurati, sono molto spesso vittime di delegittimazione. Non possono esercitare la libertà di critica senza essere tacciati di antisemitismo. Anche in Ticino ne abbiamo avuto un esempio con chi ha tentato di delegittimare il valido giornalista Roberto Antonini.