C’è un’idea che seduce: nessuno paghi più del 10% del reddito per la cassa malati. Suona bene, scalda come la cioccolata in inverno. Ma al momento del conto il cameriere non sparisce: si sposta di tavolo. Non paga più il singolo: paga il vicino. E spesso paga due volte. Fino a quando non se ne va per non farsi più rivedere. Un tetto di spesa non cura il costo: lo deresponsabilizza. Se oltre una certa soglia “paga Pantalone”, i listini non hanno freni. Intanto si apre il solito labirinto: reddito disponibile, franchigie, soglie che premiano chi resta un franco sotto e puniscono chi lavora un po’ di più. Oggi prometti ossigeno; domani i Comuni alzano il moltiplicatore: l’altalena fiscale che conosciamo fin troppo bene.
La proposta della Lega va invece dritta al punto, senza moltiplicare la burocrazia: deduzione integrale dei premi LAMal, con massimali chiari (9’000 per i singoli, 18’000 per i coniugi). Non è un regalo: significa smettere di tassare due volte una spesa obbligatoria. Funziona per tutti – soprattutto per chi non riceve sussidi e mantiene il sistema pagando imposte progressive: il ceto medio che non chiede favori, ma chiede equità. Ci accusano di favorire i ricchi: dimenticano che le aliquote restano progressive e che prima di applicarle si deve calcolare il reddito vero, al netto di ciò che lo Stato impone di pagare. Quanto alle “complementari” sbandierate come lusso, parliamo spesso di denti, occhiali, infortuni dei figli: costi sanitari reali, non capricci da salotto. Chi ha figli sa di cosa si tratta. I massimali servono proprio a evitare abusi e a semplificare.
Il PS promette: “Il 10% lo copriamo noi”. Andando a spennare cittadini e imprese. Noi diciamo basta: deduzione integrale dei premi, meno tasse su un costo inevitabile, più respiro da subito, zero incentivi a far correre i premi e nessun fondo creato oggi che domani sarà finanziato con nuove imposte. Le riforme strutturali? Necessarie, e le affronteremo. Intanto, ridiamo giustizia fiscale a chi ogni mese paga la bolletta della salute. Meno illusioni, più realtà: deduzione integrale dei premi. Semplice, giusto, efficace. E, per una volta, il conto non lo pagherà sempre lo stesso.