laR+ Lettere dei lettori

Sessa non è un paese per bambini

L’amarezza e la delusione erano palpabili martedì nel paese di Sessa e i bambini della scuola elementare hanno versato molte lacrime in classe al punto che il direttore delle sedi del Malcantone si è proposto di intervenire per spiegare loro la scellerata scelta del Municipio di Tresa, che, a muso duro, dopo aver ricevuto più di 700 firme di cittadini e della maggioranza dei consiglieri comunali che chiedevano di riflettere e di sostenere il mantenimento dell’attuale organizzazione scolastica nel comune, ha deciso di sopprimere la sede scolastica di Sessa.
Si è fatto forte delle proposte di tre commissioni di quartiere costituite, almeno una, all’ultimo momento, che, prive di qualsiasi legittimazione ma mosse solo da uno spirito di rivalsa nei confronti degli abitanti del quartiere di Sessa, hanno eseguito il compito di suggerire la soluzione che è stata adottata.
Il gruppo di cittadini che si è attivato per evitare questo scempio è stato incolpato di essere presuntuoso ed è stato messo abilmente nella situazione del topo contro il gatto. In questo gioco che si è protratto per otto mesi non è stato preso in considerazione il bene dei bambini, essi sono stati considerati alla stregua di pacchi postali.
Ora i 24 bambini che compongono le due classi della scuola elementare di Sessa dovranno recarsi ogni giorno a Croglio, prenderanno i pulmini 4 volte al giorno. Le famiglie che si sono trasferite nel quartiere di Sessa perché garantiva la sede scolastica ora sono rammaricate e chi glielo fa fare di restare? Sceglieranno di cambiare comune e così il numero di allievi diminuirà ancora di più e la vita del paese ne risentirà enormemente.
A quattro anni dall’aggregazione pensiamo che non si potesse fare peggio: creare una scissione così forte, portatrice di conflitti forse insanabili disattendendo in pieno quelli che erano gli intenti aggregativi!