laR+ Lettere dei lettori

Controcorrente

Tra i bersagli preferiti dal domenicale leghista è finito in pole position Antonio Bolzani, animatore della rubrica di Rete Uno “Controcorrente”, dove si pone una domanda e poi i radioascoltatori sono invitati a fornire la loro risposta. Siccome parecchie di queste risultano sgradite in Via Monte Boglia, ecco che a Bolzani viene dedicata – praticamente ogni domenica e da parecchie settimane – una finestrella dal titolo che gioca sul suffisso RSI: VergognaRSI, IndignaRSI, InformaRSI. Aperto a tutte le opinioni, Bolzani offre il microfono a chi semplicemente si annuncia al telefono di Rete Uno e dunque senza sapere quale parere sarà espresso. Che colpa ne ha lui se i radioascoltatori si dichiarano terrorizzati dalla seconda presidenza del Gel di Carota (copyright by Massimo Gramellini) o si dicano scandalizzati dalla cornucopia di miliardi concessi all’esercito?

Nell’edizione di mercoledì 16 aprile, la domanda era: “È giusto proibire a scuola le bevande gassate e le merendine preconfezionate, come hanno fatto la Spagna e alcune Scuole medie ticinesi? Va posta una tassa sullo zucchero?”. Qualche ascoltatore è sbottato: “Basta coi divieti, siamo alla dittatura!”. Iperbolico allarme che Bolzani ha commentato con invidiabile eleganza. Così come ha rintuzzato l’attacco di un medico – probabilmente assiduo lettore del domenicale leghista – il quale non condivideva l’idea del divieto assoluto (“è demagogia!”), ma poi ha aggiunto testualmente: “Lei non dovrebbe esporsi come fa, schierandosi sempre da una parte”. Bolzani ha risposto con quello che nel tennis si chiama ace: “Lei come medico consiglia l’uso dello zucchero?”.