Il fine dell’educazione, è quello di promuovere e facilitare la socializzazione delle persone, ragazzi e giovani in particolare. Il vero e unico problema dell’educare sta proprio nel soggetto/oggetto dell’educazione: le persone!
L’umanità cambia, i ragazzi e i giovani in particolare, questo cambiamento è palese e, di conseguenza, l’educazione deve renderne e tenerne conto, per tempo e molto! Le generazioni attuali non sembrano educabili in termini significativi e questo è un vero problema, lo si evince dal loro analfabetismo funzionale e comportamentismo sociale! In parole chiare e nette, le generazioni attuali sono refrattarie a una educazione alla realtà e a una socializzazione significativa. Qual è il pericolo che si profila? Una virtualizzazione di massa in cui le persone si comportano come fossero bit da trasformare in byte e qbit! L’educazione e la socializzazione diventano algoritmi comportamentali fino a una adultità uniforme e in... uniforme di uniformità. Io chiamo ciò, in termini politici, “virtualsocialismo”, “infocomunismo” e “capitalintellettualismo”, una summa micidiale di errori umani!