Il 28 settembre si voterà a livello federale: faccia a faccia tra Paolo Pamini e Bruno Storni e commento di Stefano Guerra
Faccia a faccia tra i consiglieri nazionali Paolo Pamini (Udc, che difende il progetto) e Bruno Storni (Ps, che è per lo status quo) sull’ennesimo tentativo di abolire il valore locativo, balzello da tempo inviso all'associazione dei proprietari fondiari e ai partiti borghesi sul quale si voterà a livello federale il 28 settembre.
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Della possibile riforma del sistema d’imposizione della proprietà immobiliare parla anche Stefano Guerra nel suo commento intitolato “Una riforma senza valore”. Guerra definisce la questione “un bel rompicapo” ma poi afferma che “oggi è proprio il valore locativo a garantire una certa parità di trattamento tra proprietari e inquilini”, di conseguenza “non vi è nulla da correggere”.
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La nostra formica rossa “pizzica” i vertici del Partito socialista ticinese, “i quali, di fronte all’ipotesi concreta di vincere alle urne – e alla responsabilità che ciò implicherebbe – con la proposta di mettere un tetto del 10% del reddito ai premi di cassa malati, hanno adottato una strategia comunicativa che sembra perseguire l’obiettivo (cosciente o meno, poco importa) di fare fallire la propria iniziativa”. Perché “sempre e ovunque, vengono prima gli altri”.
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Con un’iniziativa parlamentare allestita nella forma elaborata, i rappresentanti dell’Mps Matteo Pronzini e Giuseppe Sergi sollecitano una modifica della Log, la Legge (cantonale) sull’organizzazione giudiziaria, affinché il Gran Consiglio, che già oggi elegge i magistrati ordinari, designi anche quelli straordinari (compito ora del governo).
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