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Esercitazioni al Lago della Sella: proteste in aumento

Il Comune e le organizzazioni locali cercano soluzioni per ridurre i disagi causati dalle esercitazioni dell'esercito svizzero

11 settembre 2025
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Buongiorno, ti accompagniamo al mattino con gli articoli più rilevanti.

Marino Molinaro mette in luce la riattivazione delle esercitazioni di tiro al Lago della Sella, svolte dall’esercito per circa 150 giorni l'anno, che impongono divieti d'accesso, rumore e proteste di escursionisti e proprietari delle ex casermette. Comune, Patriziato, Armasuisse e organizzazioni locali trattano per ridurre le giornate estive e aggiornare la convenzione; è tutto ancora in discussione, con possibile petizione. ➜ Leggi l'articolo completo

Il commento di oggi è firmato da Beppe Donadio. Il pezzo contrappone la misura della vecchia telecronaca – da Andrew Castle a Nando Martellini, capaci di parola misurata e poesia istantanea – alla degenerazione odierna: urla, sovrapposizioni e tifo a microfono aperto, esemplificate dalla telecronaca di Israele-Italia con Alberto Rimedio e Lele Adani. Donadio sottolinea la perdita di ritmo e di misura, la logorrea che sostituisce la narrazione e la tendenza a celebrare l’evento più che raccontarlo. ➜ Leggi l'articolo completo

A firma di Beppe Donadio anche un’intervista a Stefano Nazzi, autore di ‘Predatori’. Nazzi, voce di podcast e televisione, ricostruisce i casi dei serial killer che hanno segnato l'America dagli anni Sessanta ai Novanta offrendo contesto criminologico, rigore e linguaggio asciutto. Sottolinea il declino della categoria e l'urgenza di restituire dignità alle vittime. ➜ Leggi l'articolo completo

Nelle pagine di sport torna la rubrica hockeistica Luce rossa. Moreno Invernizzi offre una panoramica sulla corsa ai biglietti per i Mondiali di hockey a Friborgo e a Zurigo, con le prevendite esaurite in poche ore. Aumentano domanda e prezzi, mentre le capienze restano limitate. ➜ Leggi l'articolo completo

Martina Parenti offre una panoramica su ‘La lingua rubata’, volume che raccoglie un articolo di Adania Shibli e il dialogo con Maria Nadotti, presentato al festival Babel a Bellinzona. Nadotti riflette su silenzio e lingua davanti al massacro in Palestina, sulla traduzione dall’arabo, sull’obbligo morale di dare voce e sul ruolo ambiguo degli atti artistici e delle mobilitazioni civili. ➜ Leggi l'articolo completo

Buona lettura!

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