Un sondaggio Ocst lanciato un anno fa rivela frustrazione e richieste di interventi per migliorare le condizioni lavorative nel settore scolastico
Buongiorno, ecco le notizie che segnano l’inizio di questa giornata.
Partiamo con la scuola e l’articolo di Vittoria De Feo che offre una panoramica sui risultati di un sondaggio condotto dal sindacato Ocst tra i docenti ticinesi (coinvolto il 10% del totale) da cui emerge la diffusa percezione di un crescente carico di lavoro e di burocrazia, nonché di frustrazione e insoddisfazioni uniti a senso di solitudine e abbandono. Il sindacato formula delle richieste di interventi mirati dirette al Decs per migliorare le condizioni lavorative. Tra quelle avanzate: un potenziamento del personale amministrativo e una revisione del numero massimo di allievi per classe, al fine di valorizzare il ruolo centrale dei docenti.
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Nel Bellinzonese Katiuscia Cidali torna sulla problematica della carenza di posti negli asili nido interrogandosi sulla situazione di Losanna dove alcuni genitori – com’è stato rilevato da un’inchiesta del Blick – offrono mazzette per ottenere un posto in lista d’attesa. In Ticino, nonostante la mancanza di posti sia evidente, l’Ufficio cantonale del sostegno a enti e attività per le famiglie (Ufag) non ha ricevuto segnalazioni di irregolarità e non ritiene necessario vigilare sul trattamento delle liste. Il suo direttore Marco Galli sottolinea l’importanza della collaborazione con gli enti senza scopo di lucro che gestiscono le strutture per garantire un servizio di qualità e scongiurare scorrettezze.
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Il commento odierno firmato da Roberto Antonini parte dalla protesta contro il consigliere federale Ignazio Cassis e la sua inazione rispetto a quanto sta avvenendo a Gaza, svoltasi venerdì a Bellinzona, sottolineando come “le parole giuste questa volta le ha trovate Norman Gobbi” che capisce l’indignazione davanti al genocidio ma dice no a “minacce e atti violenti” precisando “che comunque non è successo niente di grave”, mentre il collega di partito Lorenzo Quadri propone “il consumato rosario degli improperi recitato a presunta difesa della comunità ebraica”, proprio lui che “titilla ogni domenica il ventre più xenofobo dei suoi lettori”. Il discorso poi una riflessione sulla distanza senza precedenti tra le piazze e i palazzi del potere.
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Buona lettura.