I partiti (ma non la Lega) sollevano dubbi di conflitto d’interessi, mentre il procedimento penale contro Eolo Alberti è in corso
Buongiorno, ecco le notizie che aprono oggi la nostra edizione.
Nel loro approfondimento, Giacomo Agosta e Andrea Manna scrivono riguardo la controversia aperta dalla presenza di Enea Petrini, autore del rapporto commissionato dalla Lega nell’inchiesta privata sul caso Hospita, nel Cda di BancaStato. I deputati Mps Pronzini e Sergi presentano un’interpellanza che solleva dubbi di conflitto d’interessi e chiedono se Petrini sia ancora idoneo; la socialista Laura Riget auspica l’autosospensione; il coordinatore leghista Piccaluga nega conflitti d’interessi.
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Il commento di oggi è firmato da Stefano Guerra. Pur riconoscendo il principio “chi inquina paga” e i meriti dell’iniziativa Giso nel porre disuguaglianze e clima al centro del dibattito, Guerra giudica eccessiva e poco efficace la proposta di una mega imposta federale sulle successioni: la Svizzera ha già un sistema fiscale progressivo, la misura rischierebbe fuga di capitali e non modificherebbe comportamenti inquinanti. Propone alternative più mirate (tassa sui voli privati, CO2 o una aliquota moderata con esenzione più bassa). La Giso fa bene a provocare, ma tende a volare troppo in alto.
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Nel suo articolo, Beppe Donadio racconta il ritorno sulle scene di Drupi, che dopo aver superato problemi polmonari torna a eseguire i suoi successi (‘Sereno è’, ‘Piccola e fragile’, ‘Soli’, ‘Vado via’, ‘Sambariò’) e presenta il nuovo brano ‘Facciamo la pace’, scritto con la moglie e realizzato con Enzo Iacchetti. Classe 1947, sarà protagonista del Galà della Fondazione del Patriziato di Bellinzona il 26 novembre; nel 2025 debutta anche come attore in ‘Alcoltest’.
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David Leoni, invece, racconta lo stallo sul comparto Santa Maria a Gordola, tra via San Gottardo e la nuova stazione Ffs, dove terreni edificabili restano privi di pianificazione definitiva dopo decenni di studi (l’ultimo costato oltre 700mila franchi). Due messaggi municipali del 2021, che fissano i ‘paletti’ per edificare e prevedono edifici fino a 22 metri, non sono ancora stati discussi. Un’interrogazione dei presidenti delle commissioni chiede chiarimenti su tempistica, informazione pubblica e compensazioni.
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Buona lettura