La piattaforma utilizza Ember per assistere scrittori non professionisti, mantenendo il controllo editoriale umano
Il Washington Post starebbe sviluppando una piattaforma per consentire a scrittori non professionisti di inviare articoli di opinione, sfruttando l'intelligenza artificiale (IA). Lo afferma un report del New York Times, secondo cui il progetto, chiamato Ripple, farebbe parte di un'iniziativa più ampia volta ad aprire il giornale a contenuti esterni, inclusi quelli di altre pubblicazioni.
L'assistente di IA generativa è Ember, un "coach in grado di automatizzare alcune operazioni in fase di scrittura" afferma il report, che prosegue "i redattori umani esamineranno comunque gli articoli prima della pubblicazione". La sezione dedicata alle opinioni del Washington Post è cambiata molto negli ultimi mesi. Poco prima delle elezioni americane di novembre, il proprietario Jeff Bezos ha deciso che il giornale non avrebbe più appoggiato un candidato presidenziale, bloccando il supporto a Kamala Harris. Come risultato, reporter di punta e vari giornalisti hanno lasciato la testata.
A gennaio di quest'anno, è arrivato il licenziamento del 4% dei dipendenti del settore commerciale. Stando alle fonti del Times, Ripple è il risultato di un processo di ricerca e sviluppo iniziato più di un anno fa. Ember dovrebbe accompagnare lo scrittore lungo il percorso di stesura e invio dei contributi.
Lo strumento includerebbe un indicatore di "forza della storia", una barra laterale che illustra gli elementi fondamentali della struttura narrativa e una serie di suggerimenti in tempo reale. Siti concorrenti, come Forbes e Huffington Post, hanno lanciato progetti simili per coinvolgere gli utenti, riportando una sostanziale crescita dei visitatori online.