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Nadia Kälin concede il bis, al maschile Fähndrich al fotofinish

Grande spettacolo nelle maratone nazionali di Ulrichen, teatro delle ultime fatiche di Baumann, Käser e Schaad

Decide il colpo di reni di Fähndrich
(Keystone)
30 marzo 2025
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Sono state le maratone sulle distanze di 30 km per le donne e 50 km per gli uomini a caratterizzare la seconda giornata di gare dei Campionati svizzeri di Ulrichen. Entrambe con partenza in massa a stile libero su un percorso della lunghezza di 10 km con una serie di difficoltà, fra cui una salita massima di 35 m e altri dislivelli. A fare da cornice al tutto una folta schiera di pubblico e giornalisti, radunatisi di buon mattino, complice l'ultima fatica della carriera di Jonas Baumann, Erwan Käser e Roman Schaad. Fin dalle battute introduttive, a fare l'andatura della gara femminile è Nadia Kälin, vincitrice venerdì della 5 km, con Lea Fischer, Giuliana Werro, Fabienne Alder, Elisa Gasparin e Nina Wohler nella sua scia. Dopo 20 km è ancora questo sestetto a comandare le operazioni, ma subito dopo la Kälin aumenta il ritmo e cedono di schianto la Wohler e Fischer. In testa vanno come treni, con la Kälin tallonata però da Werro e Alder. La lotta per le medaglie sarà un affare di queste fondiste. Così a 300 metri dal traguardo si nota l’affondo di Nadia Kälin che scava un vero abisso e si invola a vincere un nuovo brillante oro. Poi per l’argento con un finale prepotente la Alder brucia Werro.

Un'ora dopo a lanciarsi sul percorso sono gli uomini, fra cui, con immenso piacere, si notano anche due ‘vecchietti’ che tanto hanno dato allo sci elvetico: il 39enne Dario Cologna e Toni Livers che, malgrado i suoi 42 anni, come vedremo, è ancora in grado di agguantare la medaglia di bronzo. Prima del rilevamento ai 20 km, c’è già un grosso frazionamento in seno al gruppo, con una trentina di fondisti staccati e quindi tagliati fuori dalla gara. Più o meno compatti gli altri trenta al comando a dettare il ritmo sempre più veloce. Al passaggio dei 40 km a fare il treno sono rimasti in sette, e fra questi il vincitore di venerdì Pralong che medita il colpaccio, Baumann battuto di un soffio e i citati Livers e Cologna. Gli ultimi 5 km sono spettacolari e offrono al numeroso pubblico momenti elettrizzanti. Il ritmo è altissimo fra i sette rimasti al comando, e il primo a cedere è il bernese Beguin, seguito poco dopo anche da Cologna. Ne rimangono cinque e a 2'000 m dalla fine, con un altro scossone, cede Baumann. Un improvviso mutamento di ritmo trova impreparato Pralong, e allora restano in tre: Livers quasi allo stremo e Fähndrich con Ruesch alle calcagna. I due si presentano appaiati, corrono fianco a fianco e per chiarire il vincitore si deve ricorrere alla fotocellula. E qui cade il verdetto: il campione svizzero della 50 km è Cyril Fähndrich (fratello di Nadine), che supera Jason Ruesch per due centimetri.

A far calare il sipario sulla seconda parte dei Campionati svizzeri di sci nordico sulle nevi dell'alto Vallese è stata una gara improntata alla velocità tra formazioni composte da due fondisti in rappresentanza dei rispettivi Sci Club. Tutto questo su un anello di mille metri da percorrere tre volte a stile libero. Possiamo tranquillamente affermare che fra il folto pubblico presente, la prova non ha raccolto molti favori. Si preferisce invece tornare alla disputa della gara a staffetta che alla Svizzera, per tradizione, ha sempre riservato molteplici allori anche in campo mondiale. C’è insomma da sperare che il messaggio sia stato raccolto qui a Ulrichen dai parecchi dirigenti di Swiss Ski.

Sabato, maratona femminile: 1. Nadia Kälin, St. Moritz, 1h26’41’’. 2. Fabienne Alder, Pontresina, 1h26’58’’. 3. Giuliana Werro, Zernez, 1h27’00’’. 4. Lea Fischer, Berna, 1h28’28’’. 5. Nina Wohler, Berna, 1h28’42’’. 6. Elisa Gasparin, Guardie confine, 1h29’25’’, 7. Anna Hedström, Svezia,1h29’34’’, 8. Ramona Schöpfer, Marbach, 1h29’35’’. 9. Chiara Wochler, Berna, 1h29’40’’. 10. Susi Meinen, Zweisimmen, 1h29’58’’.
Sabato, maratona maschile: 1. Cyril Fähndrich, Horw, 2h14’18’’3. 2. Jason Ruesch, Davos, 2h14’18’’7, 3. Toni Livers, Davos, 2h14’25’’. 4. Candide Pralong, Val Ferret, 2h14’29’’, 5. Jonas Baumann, Splugen, 2h14’46’’, 6. Dario Cologna, Val Müstair, 2h16’38’’. 7. Maxime Beguin, Berna 2h17’32’’. 8. Silvan Durrer, Pontresina, 2h21’32’’, 9. Tom Levet, Francia, 2h21’34’’, 10. Gion Stalder, Guardie confine 2h21’37’’.
Gara a squadre femminile: 1. Sas Berna (Nina Wohler e Lea Fischer) 17’02’’. 2. Pontresina (Fabienne Alder e Noemi Charrière) 17’30’’. 3. Zernez (Giuliana Werro ed Elena Gunter) 17’31’’.
Gara a squadre maschile: 1. Sc Horw (Yanik Joos e Cyril Fähndrich) 15’34’’. 2. Sas Berna (Jan Lauenstein ed Evan Gertsch) 15’31’’. 3. Sc Samedan (Claudio Cantieni e Niclas Steiger) 15’39".