Sfortunato epilogo per la BMW M Hybrid V8, costretta a fermarsi a un'ora e mezza dalla fine a causa di problemi al sistema di raffreddamento dell’ibrido
C’era anche Raffaele Marciello sullo spettacolare circuito della Sarthe per la 24 ore di Le Mans, la gara di durata più famosa al mondo insieme. Il pilota di Caslano era impegnato alla guida della BMW M Hybrid V8 numero 15 del BMW M Team Wrt, nella categoria Hypercar, in collaborazione con i compagni Kevin Magnussen e Dries Vanthoor.
Da quest’anno, il format delle prove ufficiali era di tre sessioni di qualifica, e dopo che nella prima il team numero 15 aveva la seconda posizione e l’accesso alla fase successiva, Marciello aveva ereditato il volante per la hyperpole numero 1, ottenendo nuovamente la qualificazione alla fase finale (3’24’’061 il suo tempo), con Vanthoor che ha poi ultimato il lavoro issando l’intero team al quarto posto, in seconda fila sulla griglia di partenza.
In una 24 ore tra le più lineari della storia, con poche neutralizzazioni, con Magnussen alla guida nelle prime la vettura è scesa all’ottavo posto, prima che Lello si mettesse al volante per le ore notturne, e nella fase più importante e delicata della corsa il pilota elvetico è stato uno dei più veloci, consentendo alla squadra di recuperare posizioni e salire al quarto posto, pur se nell’unica safety car della gara, nonostante la strabiliante difesa per la quarta posizione nei confronti di una velocissima Ferrari, è stato sorpassato nella sosta a causa della differenza dell’energia virtuale del serbatoio. Purtroppo, però, nelle ultime ore di corsa la sfortuna per il team si è fatta sentire, e dopo un doppio pit stop di emergenza obbligatorio, per aver effettuato le soste ai box durante varie fasi di full course yellow, la BMW M Hybrid V8 numero 15 è stata costretta al ritiro a un’ora e mezza dalla conclusione, a causa di problemi al sistema di raffreddamento dell’ibrido.