Nel duplice giro di pista la romanda firma il terzo crono delle batterie, ‘ma posso correre ancor più veloce’. Ajla Del Ponte riserva nella 4x100m
Audrey Werro ha conquistato in scioltezza l’accesso alle semifinali (in agenda domani pomeriggio) dei Mondiali di Tokyo. Fresca di successo in Diamond League, nella tappa conclusiva di Zurigo, nel duplice giro di pista la friborghese ha infatti condotto praticamente fin dalle battute iniziali la sua batteria chiudendo in un 1’58”43 sinonimo di terzo miglior crono delle qualificazioni. Nella condizione attuale, la detentrice pure del record svizzero può sicuramente nutrire grandi ambizioni di medaglia nella capitale nipponica. “Tutto si è sviluppato come programmato, quindi ho ancora delle riserve: sono consapevole di poter correre più veloce, e di essere molto performante nella parte finale”, ha commentato.
Le connazionali Lore Hoffmann e Veronica Vancardo non sono invece riuscite a superare il turno, classificandosi rispettivamente sesta e quarta nelle proprie batterie di qualificazione. I loro tempi, 1’59”76 e 2’01”13, non sono dunque risultati sufficienti a un eventuale ripescaggio. Poche soddisfazioni pure nei 200 maschili, in cui sia Timothé Mumenthaler che William Reais hanno dovuto salutare anzitempo il sogno di raggiungere la finale. Il campione europeo ha chiuso settimo in 20”66, ben lontano dal 20”39 di mercoledì, mentre il grigionese – pure lui settimo – in 20”59 a quasi cinque decimi insomma dal personale. A impressionare per contro è stato il campione del mondo in carica Noah Lyles, che si è mangiato la distanza in 19”51 firmando il miglior crono della stagione: scattato dai blocchetti a spron battuto, l’americano ha in seguito dominato la propria semifinale lanciando un segnale forte in vista della prova che assegnerà le medaglie (in programma domani). “Sono piuttosto sorpreso di questo rilevamento, soprattutto perché ho rallentato nel finale. Il messaggio è che nessuno può battermi. Non perdetela, sarà magica!”, ha dichiarato Lyles. Il 28enne, terzo domenica sulla mezza distanza, si troverà ora di fronte il campione olimpico Letsile Tebogo. Il botswano si è qualificato pure lui senza problemi, finendo in 19”95 alle spalle del giamaicano Bryan Levell (19”78) nell’altro penultimo atto.
Nel fine settimana conclusivo di competizioni sono in calendario anche le staffette, in casa rossocrociata rappresentate solo in ambito femminile. Ajla Del Ponte fungerà tuttavia solo da riserva nella 4x100m. Quinta nella stessa disciplina e proprio nella capitale nipponica quattro anni or sono alle Olimpiadi, la ticinese ai microfoni della Rsi non ha nascosto la sua delusione. “È un peccato, perché dai Campionati svizzeri mi sono allenata duramente così da tornare a Tokyo e da protagonista... Mi volevo regalare questa possibilità di essere nella squadra. La prossima stagione cercherò di correre ancor più veloce non lasciando alcun dubbio nella testa dell’allenatore”. Allenatore che ha preferito il quartetto composto da Géraldine Frey, Céline Bürgi, Léonie Pointet e Salomé Kora. Nelle ultime stagioni, ricordiamo, Del Ponte ha dovuto superare numerosi contrattempi fisici. Il suo miglior crono quest’anno era un 11”29, non lontano dall’élite rossocrociata. Nel frattempo il presidente di Swiss Athletics, Christoph Seiler, ha dichiarato che la Svizzera intende ritornare a organizzare una grande manifestazione, stavolta i Campionati europei assoluti, U23 e U20, così da cercare d’infondere nuovo slancio al movimento rossocrociato. L’idea è di ospitare la rassegna giovanile a Losanna nel 2029, mentre quella élite nel 2030 a Zurigo (ossia nell’ambito della kermesse continentale multidisciplinare).
Nelle finali di giovedì da evidenziare invece il grande tempo realizzato da Sydney McLaughlin-Levrone, incoronata campionessa iridata nei 400m in 47”78, il secondo miglior risultato di sempre. La statunitense ha battuto la dominicana Marileidy Paulino (47”98), campionessa olimpica, e la bahreinita Salwa Eid Naser (48”19). Doppia campionessa olimpica (2021, 2024), campionessa mondiale (2022) nonché detentrice del record mondiale dei 400 ostacoli in 50”37, la 26enne ha dimostrato in questi Mondiali di poter essere la migliore – forse la migliore di sempre – anche in questa disciplina, con grandi possibilità di migliorare uno dei record mondiali più longevi e discussi nella storia dell’atletica leggera. Primato detenuto ormai da quarant’anni dalla tedesca Marita Koch, che difendeva i colori della Germania Est nel pieno della Guerra Fredda. Da quel record folle, e circondato da sospetti di doping, nessuna donna era più scesa sotto i 48 secondi nei 400 piani fino a ieri, quando McLaughlin-Levrone ha portato con sé Marileidy Paulino. In campo maschile il botswano Busang Collen Kebinatshipi ha invece preceduto il trinidadiano Jereem Richards (43”72) e il connazionale Bayapo Ndori (44”20). Senza il campione olimpico americano Quincy Hall e il britannico Matthew Hudson-Smith (vicecampione del mondo e olimpico), eliminato in semifinale, Kebinatshipi era il grande favorito per la vittoria, dopo aver già battuto il suo record personale in semifinale.