Il quarto con il Nyon dimostra che la Sam può giocarsela
Se analizziamo i quarti dei playoff, possiamo dire che l’unica sorpresa è la sconfitta di Ginevra in gara 3 e in gara 4 con l’Union Neuchâtel, in una serie in cui il fattore campo finora è stato determinante, e la cui sfida decisiva è in programma domani. Nelle altre serie, l’Olympic si è sbarazzato del Monthey al quale ha concesso solo un po’ di briciole nell’ultimo quarto, quando i burgundi han giocato senza alcuno sforzo particolare: il 20-40 del secondo quarto è stato indice di dominio che ha portato a un secondo tempo da ‘scapoli e ammogliati’. Il Pully-Losanna ha fatto man bassa anche a Birsfelden, non lasciando nulla agli Starwings con un 39-54 alla pausa maggiore che la dice lunga sulle differenze in campo. I vodesi giocano mediamente con 8 giocatori anche quando sono avanti di 20 punti, lasciando solo un paio di minuti ai giovani: una tattica che potrebbe rivelarsi dura nelle gare dove si potrebbe aver bisogno di loro, ma il nostro campionato permette anche di giocare solo in sei, come abbiamo visto più volte a Lugano, però in quel caso era proprio questione di necessità oggettive.
Anche Massagno ha costruito la sua vittoria con sei giocatori, con soli 5 minuti a Tanackovic e 2 a Karabasic: gli infortuni di Marko Mladjan e di Koludrovic hanno condizionato non poco le rotazioni. Nella gara di sabato ci sono state cifre poco usuali nel nostro campionato, quelle della tripla doppia di Solcà: 12 punti, 10 rimbalzi e 16 assist: cifre da straniero con i controfiocchi che testimoniano della crescita della guardia ticinese. Il suo contributo è stato in crescendo in questa stagione e ha raggiunto, nella gara contro il Nyon, ben 30 di valutazione, cifra inusuale per uno svizzero. Quei 16 assist sono la dimostrazione del gioco di squadra coeso, se pensiamo che in totale la Spinelli ha totalizzato 27 assist. Proprio il gioco collettivo è emerso in queste tre gare dei quarti e si è notato come l’avversaria abbia rifatto superficie ogni qualvolta la Sam ha smesso di giocare come collettivo. Se ci aggiungiamo che anche il servizio dentro l’area a Robertson sia migliorato molto e lo stesso vale per il coinvolgimento di Humphrey, più presente nelle dinamiche di gioco, ecco spiegato come le cifre dei singoli siano cresciute. Manca all’appello della continuità Morgan che a volte è ancora “fuori” dal gioco nel contesto di una gara, come è successo anche sabato, con i 6 punti del primo tempo.
Con il rientro di Marko Mladjan la Spinelli affronterà la corazzata Olympic con la consapevolezza di poter giocarsela, se non proprio alla pari, pochi gradini sotto. Cabibbo conta di ripetere la bella prova che è costata ai burgundi l’unica sconfitta stagionale il 1° febbraio. Sarà dura, ma crederci non costa nulla.