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‘Decisiva no, ma in palio punti pesantissimi’

Il Lugano, reduce dal successo di Yverdon, domenica sarà a Basilea per sfidare la capolista. Croci-Torti recupera Mattia Bottani

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4 aprile 2025
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Con la partita di domenica pomeriggio a Basilea contro la squadra renana, si chiude la settimana inglese dell'Fc Lugano. Settimana scorsa, durante la conferenza stampa con i giornalisti, Mattia Croci-Torti aveva auspicato per le tre partite che avrebbero dovuto affrontare – nell’ordine Servette, Yverdon e Basilea – di riuscire a ottenere sette punti. Un traguardo non più raggiungibile dopo la sconfitta casalinga a opera dei ginevrini. Il massimo ottenibile sarebbero sei punti, tre conquistati con l’Yverdon e altrettanti sul campo della capolista. Basilea che dopo la vittoria con il Grasshopper, non solo è primo in classifica, ma si è anche assicurato l'accesso alla fase finale che metterà in palio il titolo nazionale. Questa certezza, i bianconeri non l’hanno ancora raggiunta. Giocare poi al St. Jakob-Park non è mai facile. «Chiaro che l’interpretazione alla partita cambia se giochi in trasferta e poi a Basilea – spiega il mister luganese –. Nei primi minuti di gioco loro cercano subito di metterti sotto pressione. Ma, negli ultimi anni, abbiamo dimostrato di avere la giusta personalità per giocarcela, la mia squadra è capace di gestire quella pressione. In questa stagione abbiamo giocato in Europa in stadi importanti, il percorso che abbiamo fatto disputando questi tornei continentali ci ha dato la personalità giusta e io ho molta fiducia nei riguardi della mia squadra. Come sempre dobbiamo concentrarci su noi stessi, sulle nostre capacità, sulle nostre qualità e sul giusto modo di interpretare le partite. Sappiamo bene come si comportano in campo le squadre allenate da Fabio Celestini. Lui vuole assolutamente vincere il campionato, sarà una partita molto tosta».

Lugano che per la partita con i rossoblù potrà contare nuovamente su Mattia Bottani, che si è allenato durante la settimana, ma dovrà fare a meno ancora di Belhadj, Dos Santos, Mahou e Aliseda. Quest’ultimo è vicino al rientro, ma dovrà ancora pazientare per alcune settimane, per nuovi problemi muscolari.

Con tre partite in otto giorni, potrebbe esserci anche qualche cambiamento... «Per noi è una settimana atipica – spiega il “Crus” –. Penso che l’ultima partita giocata al martedì, per poi dover aspettare la domenica, è quella con il Partizan Belgrado, e stiamo parlando della scorsa estate (agosto 2024, ndr). Con cinque giorni di differenza tra una sfida e l'altra, si ha tempo per recuperare. Possono essere fatte scelte differenti, per via di altri aspetti, ma non legati alla fatica. Mercoledi, purtroppo, siamo arrivati a casa alle sei del mattino, perché c’era il San Gottardo chiuso. Ma non bisogna mai guardare a queste cose, bisogna andare avanti senza scuse, senza alibi. La squadra che ho sempre fatto scendere in campo era pronta per vincere le partite. Oggi siamo quasi al completo, mi mancano giocatori sull’esterno sinistro, non mi piango addosso, cercherò delle soluzioni».

Aver vinto a Yverdon ha tolto un peso dalle spalle bianconere? «Togliersi un peso è una cosa diversa, abbiamo deciso dove volevamo ancora giocare le ultime partite. Davanti alla squadra abbiamo parlato molto chiaro, se avessimo perso, avremmo solo dovuto guardare in basso, cercare di arrivare nelle prime sei. Adesso, vincendo la partita in terra vodese, abbiamo la grande possibilità domenica di giocarci un bel match-point. Nessun peso, ma la consapevolezza che possiamo fare ancora qualcosa di importante. Decisiva no, ma sono dei punti super importanti che valgono tantissimo. Mancano solo otto partite alla fine del campionato, non bisogna aspettare di fare punti la settimana dopo, sono tutte sfide da vincere, uno scontro diretto dopo l'altro. Loro sono “sopra”, poi affronteremo due squadre attualmente sotto la riga, dovremo cercare di fare una cosa importante se vogliamo raggiungere l'obiettivo del quale parliamo da inizio dell’anno. Non ci siamo mai nascosti, per noi sarebbe fantastico».

A Yverdon, finalmente, il Lugano non ha incassato reti, quanto è stato importante? «Tanto! La rete subita con il Winterthur ha dato fastidio, giocavamo in casa e l’avevamo gestita molto bene, però nel finale è arrivato quel gol evitabile e che ha fatto male. Con il Servette stavamo giocando bene e poi al primo tiro in porta hanno segnato. Sono cose che ti tolgono la fiducia. Essere riusciti a mantenere la porta inviolata su un campo nel quale ultimamente tutti hanno subito almeno un gol, è senza dubbio stato molto positivo. I miei giocatori se lo sono meritati, tutti erano contenti, un’energia positiva per la squadra».