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Le ultime cinque partite: ‘L'obiettivo è vincerle tutte’

Il Lugano impegnato domani pomeriggio a Lucerna. Croci-Torti: ‘Sarà una bella sfida, tra due compagini che punteranno ai tre punti’. Rientrano in cinque

2 maggio 2025
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Il campionato svizzero di Super League si appresta ad affrontare la sua fase definitiva e cruciale. Dopo 33 turni la classifica è stata dimezzata: sei squadre nel Championship Group, con partite solo d’andata, si contenderanno il titolo e i 4 o 5 posti in Europa, mentre le rimanenti sei giocheranno per evitare la retrocessione e lo spareggio con la seconda della Challange League.

Il Lugano ha avuto la possibilità in queste due settimane di ricaricare le batterie e soprattutto recuperare molti dei giocatori infortunati. In infermeria ci sono solo rimasti Belhadj, Valenzuela e da questa settimana si è aggiunto Marques. Tutti gli altri sono a disposizione, soprattutto l'attaccante argentino Ignacio Aliseda, fermo da molti mesi... «Abbiamo trascorso queste due settimane lavorando tanto e forte – afferma Mattia Croci-Torti –. Non sono state due settimane nelle quali abbiamo potuto staccare, al contrario ne abbiamo approfittato per mettere volume nelle gambe. Da adesso in poi non c’è più tempo per riposare. Dobbiamo affrontare un mese tosto, dove il nostro livello dovrà alzarsi. Soprattutto quello mentale, la nostra concentrazione dovrà essere alta. Sappiamo che nell’ultimo periodo non siamo andati come avremmo voluto. Nelle ultime partite erano venuti a mancare certi aspetti, fisicamente avevamo ceduto qualcosa, ma ci può stare. Per parlare poi del nostro avversario, il Lucerna rimane sempre una squadra molto pericolosa, per quello che ha fatto negli ultimi anni. In casa si lascia trascinare dal pubblico. Negli ultimi anni è stata una compagine capace del meglio, come del peggio. Una volta è lì con le prime, un’altra, come lo scorso anno, non è arrivata nelle prime sei. In casa loro devi sempre temerla. E sulle palle ferme sa essere molto pericolosa, anche quando la giornata non è delle migliori. Possiede giocatori di qualità, capaci di pennellare il pallone giusto. In ogni situazione può farti male. Dovremo essere molto attenti. Secondo me sarà una bella partita, perché in campo ci saranno due squadre desiderose di vincere, nessuno giocherà per difendersi. Sono sicuro che entrambe le squadre oseranno, sarà un match sicuramente bello e divertente».

Si diceva di un’infermeria finalmente quasi vuota. Croci-Torti non nasconde la sua soddisfazione e spiega... «In un solo colpo abbiamo recuperato cinque giocatori, vedi soprattutto Aliseda, Bottani e Mahou. Ha recuperato anche Hajdari che nelle ultime partite non aveva giocato. Abbiamo una rosa molto più completa, sono sicuro che con i giocatori a disposizione possiamo disputare un’ottima partita. Settimana scorsa abbiamo fatto una partitella interna, cercando di alzare l’intensità di tutti i giocatori. Sono molto contento di come abbiamo passato queste due ultime settimane. Non lo nascondo, il mio obiettivo e quello della società è di vincere tutte e cinque le partite e chiudere tra i primi tre in classifica. Arrivare più in alto possibile. Ultimamente abbiamo lasciato qualche punto per strada. Non possiamo essere contenti dell’ultimo mese e mezzo, gli avversari si sono rilevati sempre più efficienti di noi. Inoltre, abbiamo il calendario peggiore, andiamo tre volte in trasferta, due delle quali in Svizzera francese. In casa affrontiamo Basilea e Young Boys, che si portano sempre dietro una valanga di tifosi. Hanno ambizioni molto alte, contro di loro non è mai una passeggiata. Sono cinque partite difficili per tutti. Può succedere di tutto, anche di capovolgere la classifica, molto dipende dal risultato dalla partita di domenica, tra l’attuale capolista e la seconda (Basilea e Servette, ndr)».

Una formula equa, quella che si gioca da qualche anno in Svizzera? “Non è equa, quello lo si sa. È carina la divisone della classifica, ma quello che succede dopo non è il massimo. A meno che si faccia come in Belgio, dove si gioca andata e ritorno dimezzando i punti. Non ci lamentiamo, ma non è una cosa equa. Bisogna fare in modo che tutte le squadre possano giocare “alla pari”. Abbiamo alzato in questi due anni il livello di equilibrio del campionato, è chiaro che nessuna squadra ha staccato le altre. Non ci sono compagini già retrocesse a gennaio, nessuno ha mai mollato. A parte Zurigo e San Gallo, che hanno gia finito il loro campionato, tutte le altre si giocano qualcosa. Sarebbe da rivedere la fase finale, in modo da premiare chi sta più in alto con qualche impegno casalingo in più. Dovrebbe dipendere dalla meritocrazia e non da altro».