Dopo un primo tempo equilibrato, nella ripresa, malgrado l'inferiorità numerica, il Basilea dilaga e ipoteca il 21° titolo
Credevamo di averle viste tutte sui campi di calcio, e invece il Lugano firma un'impresa al contrario destinata a entrare negli annali del football rossocrociato. A Metà partita, sull'1-1 e pochi minuti dopo aver conquistato la superiorità numerica per l'espulsione di un avversario, i bianconeri – invece di approfittare della situazione senz'altro favorevole – sono infatti riusciti a subire la bellezza di quattro reti in meno di un quarto d'ora, trasformando la penultima partita casalinga della stagione in qualcosa a cavallo fra l'incubo e la farsa.
Partita certo non priva di emozioni dunque quella di Cornaredo, col Lugano per l'occasione privo dello squalificato Bottani e degli infortunati Belhadj, Marques e Saipi. Dopo aver omaggiato la formazione bianconera U15 di coach Montorfano, vincitrice della Coppa Svizzera di categoria, gli oltre 5mila presenti – sold out raggiunto grazie agli oltre duemila sostenitori renani calati in Ticino sull'onda dell'entusiasmo per la cavalcata verso l'ormai sempre più probabile 21° titolo nazionale – hanno immediatamente potuto ammirare la rete del vantaggio di Bislimi, messa a segno da distanza ravvicinata già al secondo minuto. In realtà, si era fin lì giocato molto meno, dato che l'arbitro Dudic aveva sospeso il match appena trenta secondi dopo il fischio d'inizio per via dei mortaretti lanciati dalla curva luganese, uno dei quali – partito basso – aveva fra l'altro sfiorato El Wafi.
Nemmeno il tempo di festeggiare, e già i renani trovavano il pareggio con Ajeti, lesto a ribattere in fondo al sacco una respinta corta dell'incolpevole Osigwe. E ad andare vicini al gol, al 18‘, erano ancora gli ospiti, dopo una bella incursione di Traoré favorita dal cattivo posizionamento di un paio di difensori sottocenerini sulla ripartenza basilese: al momento buono, però, la punta ivoriana calciava incredibilmente fuori bersaglio.
Fino alla pausa, si prosegue su un sostanziale equilibrio, anche se a costruire più occasioni, purtroppo mai sfruttate, sono i padroni di casa: soprattutto con Koutsias, che sul pallone giunge spesso puntuale, per carità, ma poi conclude sempre debolmente o fuori dallo specchio della porta. Certo degna di nota, al 42’, l'espulsione di Ajeti – autore del gol renano – per doppia ammonizione, provvedimento che avrebbe lasciato per metà gara Shaqiri orfano sul fronte d'attacco rossoblù e che dunque, fra i tifosi luganesi, faceva sperare in un secondo tempo col vento in poppa.
A inizio ripresa, però, a far esplodere di gioia ben due volte la curva renana è proprio il sinistro magico di Shaq. Dapprima il fantasista viene lasciato troppo libero di muoversi in lunetta e calcia basso, a giro, dove Osigwe non può arrivare. In seguito, dopo un paio di minuti, Xherdan firma la sua doppietta personale con la complicità dello stesso portiere luganese e del suo compagno di reparto Zanotti, che fanno ripartire l’azione nel modo peggiore inimmaginabile, praticamente servendo sul piatto d'argento all'ex nazionale rossocrociato una palla che lui, con la sua classe cristallina, provvede a insaccare.
L'inferiorità numerica, che avrebbe dovuto penalizzare i rossoblù, in realtà ha fornito agli uomini di Celestini un'ulteriore dose di ‘garra’. Per i bianconeri, che forse proprio per via dell'uomo in più dopo la pausa sono rientrati in campo con una certa superficialità, il secondo tempo è invece un autentico Calvario, tanto che al 57‘, ancora Shaqiri arma il mancino e fa secco Osigwe per il quarto gol del Basilea. Ma non è ancora finita, perché a mezz'ora dal termine è Leroy a rendere ancor più pesante il passivo per gli uomini di Croci-Torti, il quale – inspiegabilmente – non ha immediatamente inserito un attaccante in più quando si è ritrovato in 11 contro 10.
Quattro gol subiti in una dozzina di minuti, oltretutto giocando con un uomo in più, è davvero qualcosa che si vede raramente, eppure questo Lugano imbarazzante riesce nell’impresa. La pillola è soltanto leggermente addolcita dal rigore trasformato da Grgic al 69‘ e concesso dall'arbitro dopo penalty check al video, e dal rientro in campo dopo una lunga assenza per infortunio di Nacho Aliseda, che al 75’ prende il posto dello stesso Grgic. Applausi di Cornaredo, all'88‘, per l'uscita dal campo di Shaqiri, sempre più capocannoniere della Super League.
«L’espulsione di Ajeti ha cambiato il match», ha detto mister Croci-Torti dopo la disastrosa serata, «perché lo spostamento di Shaqiri da solo davanti ci ha tolto tutti i riferimenti che avevamo a inizio gara e che, nel primo tempo, ci avevano fatto fare una buona prestazione. Ora dobbiamo semplicemente reagire e assumerci le nostre responsabilità. Ho fatto i miei errori, specie sul cambio di marcatura su Shaqiri, e per questo ho chiesto scusa ai miei giocatori. Il Basilea comunque merita i nostri complimenti, e ammettiamo la superiorità di Xherdan e della sua squadra. Il Basilea, rimasto in 10, ha potuto accorciare e ripartire in contropiede, un esercizio in cui è davvero abile. Abbiamo lasciato troppo spazio proprio al giocatore a cui non bisogna concedere nulla. Il livello di Shaqiri, nel campionato svizzero, non ce l’ha nessuno. Ero straconvinto di poter fare una grande partita, peccato: quei due gol ravvicinati del Basilea ci hanno tagliato le gambe.
Timore reverenziale nei confronti di Shaqiri da parte dei miei giocatori? Lo escludo: nel primo tempo lo abbiamo marcato bene, nella ripresa invece, potendo giocare come piace a lui, ci ha messo in crisi. Ma è colpa mia, non dei miei giocatori. La sua vera forza, più che segnando 4 gol in inferiorità numerica, il Basilea l’ha dimostrata reagendo al primo gol nel giro di soli due minuti».
Lugano - Basilea (1-1) 2-5
Reti: 2’ Bislimi 1-0. 4‘ Ajeti 1-1. 48’ Shaqiri 1-2. 51‘ Shaqiri 1-3. 57’ Shaqiri 1-4. 60‘ Leroy 1-5. 69’ Grgic (rigore) 2-5.
Lugano: Osigwe; Mai (54e Brault-Guillard), Hajdari, El Wafi (55e Mahou); Zanotti, Papadopoulos, Grgic (75e Aliseda), Cimignani (55e Macek); Steffen, Koutsias (79e Vladi), Bislimi.
Basilea: Hitz; Kade (84e Barisic), Adjetey, Vouilloz, Schmid; Leroy (90e Romário Baró), Metinho; Traoré (71e Mendes), Shaqiri (89e Kevin Carlos), Otele (71e Soticek); Ajeti.
Arbitro: Dudic.
Note: 5'318 spettatori. 42‘ espulso Ajeti. Ammoniti: 33’ Ajeti. 59‘ Steffen. 64’ Brault-Guillard. 75' Zanotti.