Calcio

Il mercato caldo dei nazionali rossocrociati

Sono almeno una decina i giocatori a disposizione di Murat Yakin ad aver cambiato squadra nelle ultime settimane

3 settembre 2025
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Sono diversi i giocatori della Nazionale che nel corso di quest'estate hanno cambiato casacca, alcuni dei quali – come Akanji, Embolo e Rieder – hanno dovuto attendere le ultime ore del mercato per conoscere la loro destinazione. A questi vanno aggiunti Xhaka (Sunderland), Ndoye (Forest), Jashari (Milan), Aebischer (Pisa), Sierro (Al-Shabab) e Schmidt (Werder).

Manuel Akanji, pilastro del Manchester City che nel 2023 vinse la Champions League, non rientrava più nei piani di Pep Guardiola, e per avere una maglia da titolare avrebbe dovuto lottare con Dias, Stones, Aké, Khusanov e Gvardiol. «Guardiola mi ha detto chiaramente che per alcuni match non sarei stato convocato, perché è del tutto inutile portare in panchina un gran numero di difensori», spiega lo zurighese due giorni dopo aver firmato per l'Inter, dove ritroverà l'ex compagno di Nazionale Yann Sommer.

A 30 anni da poco compiuti, Akanji voleva ad ogni costo proseguire la carriera in un grande club continentale. «Non è facile trovare una società del livello del City, ma l'Inter è una di quelle», racconta l'uomo dalle 71 presenze in rossocrociato, che già nel 2022 aveva cambiato squadra allo scadere del mercato, quando dal Borussia Dortmund era passato in Premier League.

«La mia prima maglia da bambino fu quella di Christian Vieri», ha detto l'elvetico, che all'Inter non dovrebbe faticare a diventare un punto di riferimento della difesa a tre di Christian Chivu, coach che ha preso il posto di Simone Inzaghi dopo la disfatta nerazzurra nella finale di Champions, persa 5-0 contro il Psg.

Embolo fa le valigie ma resta in Ligue 1

Breel Embolo, vicecapitano rossocrociato, non ha giocato in questo inizio di stagione nemmeno un minuto. Il Monaco voleva a tutti i costi vendere l'attaccante basilese, il cui contratto sarebbe scaduto il prossimo giugno. Alcune voci volevano pure lui diretto in Italia, al Milan, ma alla fine è rimasto nel campionato francese, approdando al Rennes. Un trasferimento che potrebbe sembrare un passo indietro, dato che i monegaschi disputeranno la Champions League, mentre i bretoni stazionano nelle parti medio-basse della Ligue 1.

La Germania meglio si adatta a Rieder

In Bretagna però Embolo avrà meno concorrenza, e sarà quasi certamente titolare fisso. Una bella chance anche in chiave selezione elvetica, che venerdì inizierà la campagna di qualificazione al prossimo Mondiale affrontando a Basilea il Kosovo (20.45). A Rennes dovrebbe trovarsi meglio di quanto non abbia fatto Fabian Rieder, che ha lasciato il club in via definitiva due anni dopo esservi approdato in provenienza dallo Young Boys. Il prestito a Stoccarda la scorsa stagione dopo un inizio faticoso in Francia gli ha fatto capire che la Bundesliga si adatta meglio alle sue caratteristiche. «La vita, la gente, la lingua e quel calcio vanno sicuramente meglio per me», assicura il 23enne del Canton Berna, che lunedì sera ha firmato per cinque stagioni con l'Augsburg, club che milita nell'élite tedesca da una quindicina d'anni.

Rieder è sempre rimasto nel giro della Nazionale, anche quando in campionato non trovava molto spazio, ad esempio in occasione dell'Euro 2024. E aver trovato in Bundesliga una dimensione ideale tornerà utile anche a Murat Yakin e alla Nati.

Breel in tribunale

Tornando a Breel Embolo, da segnalare che il giocatore si è recato mercoledì al Tribunale d'appello di Basilea per difendersi dalle accuse di minacce ripetute in relazione a un caso risalente al 2018 e per il quale in prima istanza era stato condannato. All'epoca dei fatti 21enne e giocatore del Basilea, avrebbe minacciato due uomini. Il Tribunale penale lo ha condannato nel 2023 a una pena pecuniaria di 45 aliquote giornaliere da 3'000 franchi con la condizionale. Contro quella sentenza il giocatore aveva presentato ricorso.

L'attaccante si trovava in compagnia di due amici e, secondo l'accusa, il terzetto si è scontrato con due uomini e due donne. «Vi anniento, voi non sapete chi sono io», li avrebbe minacciati Embolo, che rivolgendosi a uno degli uomini avrebbe invece formulato la seguente frase: «Farò pestare anche te, figlio di puttana».

All'apertura del processo, mercoledì mattina, Embolo ha preso la parola e ha ammesso di aver proferito alcuni insulti, cosa di cui si è scusato. Il giocatore ha tuttavia negato con fermezza di aver minacciato qualcuno.