Calcio

Elvetici al Mondiale U17 sognando di ripetere l'exploit del 2009

La rassegna iridata giovanile, anch'essa allargata a 48 squadre, è in cartellone in Qatar dal 3 al 27 novembre

30 ottobre 2025
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La Nazionale rossocrociata torna al Mondiale U17 per la prima volta dopo il trionfo colto dai giovani rossocrociati nell'ormai lontano 2009, quando venne disputata in Nigeria. Stavolta invece il torneo andrà in scena in Qatar, dal 3 al 27 novembre.

La vittoria del titolo iridato di sedici anni fa, raggiunta da una squadra che comprendeva fra gli altri Granit Xhaka, Ricardo Rodriguez e Haris Seferovic – ma pure i ticinesi Matteo Tosetti, Bruno Martignoni e Igor Mijatovic – resta nella memoria di tutti gli appassionati di pallone svizzeri. E molti sono quelli che sognano che l'exploit possa ripetersi quest'anno.

«Avere un sogno è importante», risponde l'attuale selezionatore Luigi Pisino, quarantenne vodese in grado di esprimersi senza problemi in italiano, francese e tedesco. Per la seconda partecipazione della Svizzera al Mondiale di categoria – che si disputerà in otto campi di Al Rayan (a 9 km dalla capitale Doha) nel complesso sportivo dell'Aspire Zone – ha chiamato 21 giocatori. Per la prima volta il torneo – che la Fifa vorrebbe diventasse a scadenza annuale – conterà ben 48 squadre, al posto delle 24 partecipanti delle scorse edizioni.

Pisino fa notare che grandi nazioni calcistiche come Spagna e Olanda hanno fallito la qualificazione: «Staccare il biglietto per la fase finale non è certo stata una cosa facile». Inseriti nel gruppo F, i rossocrociati debutteranno martedì contro la Costa d'Avorio. Tre giorni più tardi, affronteranno invece la Corea del Sud, e poi sarà la volta del Messico. Tre avversari provenienti da continenti diversi: «Sarà interessante sfidare squadre molto differenti fra loro, rappresentanti di scuole diverse».

Il primo obiettivo degli elvetici sarà riuscire a superare la prima fase: le prime due formazioni di ogni gruppo accederanno direttamente ai sedicesimi di finale, insieme alle otto migliori terze classificate. Stando a Luigi Pisino, tutte le squadre del gruppo F posseggono un livello assai simile. Iniziare l'avventura col piede giusto sarà dunque di vitale importanza.

Le alte temperature previste in Qatar – che dovrebbero toccare anche i 35 gradi all'ombra –, insieme al notevole tasso d'umidità non saranno certo d'aiuto agli atleti. Si renderà dunque necessaria una fase di acclimatazione, altrettanto indispensabile della preparazione fisica e di quella tattica. «Cercheremo di imporci attraverso la nostra mentalità e al grande spirito di squadra che ci contraddistingue», va ripetendo da tempo il selezionatore rossocrociato. In bocca al lupo.