Grazie a una buona ripresa, il Lugano riesce a superare il Basilea e continuare a risalire la classifica

Assimilato l’amaro in bocca lasciato dalla partita dello scorso weekend interrotta (complice la piscina olimpionica formatasi sul terreno da gioco di Cornaredo) contro il San Gallo, la truppa di Croci-Torti a Basilea era in cerca di continuità di risultati e prestazioni: ben quattro vittorie nelle ultime cinque giornate, e meno sei proprio dai renani. Chiuso un primo tempo accorto, ma senza mai crearsi grandi occasioni, il Lugano nella ripresa ha mostrato tutt’altro atteggiamento sfruttando alla perfezione una ripartenza e sbancando il Sankt Jakob-Park. I ticinesi continuano dunque lentamente a risalire la classifica, in cui occupano la quarta casella.
I rossoblù hanno subito preso in mano il comando del match, impossessandosi del pallino delle contrattazioni ma cozzando sull’ordine tattico sottocenerino. Lugano che ha ben giostrato in fase d’interdizione, grazie a una buona copertura di Cimignani e Mahou, avendo un occhio di riguardo sulla verve di Shaqiri: cardine del gioco renano, il fantasista ha comunque avuto meno spazio e tempo risultando piuttosto ingabbiato. Col passare dei minuti, dunque, i bianconeri hanno acquisito viepiù coraggio facendo capire al Basilea che non avrebbe potuto sbilanciarsi troppo con l’imbucata di Grgic a scovare Behrens. Più aggressiva e convinta, la squadra di Croci-Torti ha finalmente trovato le misure alzando il baricentro. Il match si è fatto maggiormente equilibrato, seppur il Lugano non sia mai veramente riuscito a impensierire Hitz.
Quasi alla mezz’ora, però, Saipi ha dovuto ergersi a protagonista. Cancellato giustamente un rigore per un tocco di mano inesistente (e, semmai, fuori area) di Zanotti, l’arbitro è stato nuovamente richiamato dal Var per il sibillino gomito di Bislimi assegnando stavolta l’estrema punizione. Estrema punizione di cui si è incaricato Shaqiri, che si è fatto ipnotizzare dal portiere bianconero. Nel susseguente parapiglia Broschinski si è quindi visto rintuzzare la sua conclusione sulla linea dal poc'anzi citato Zanotti, mentre Saipi ha di nuovo salvato il risultato sulla conclusione dell’ex di turno Rüegg.
Come accennato in precedenza, nel secondo tempo il Lugano ha mostrato tutt’altro atteggiamento spaventando in due occasioni la difesa renana grazie a Dos Santos. Tornata la pioggia – piuttosto copiosa – che ha reso il manto erboso viepiù scivoloso, i bianconeri hanno dunque sfruttato una ripartenza da manuale (quattro contro uno) con il già citato ex Thun a non sbagliare la misura del passaggio e trovare in area Behrens. Il tedesco si è confermato rapace d’area, legittimando la buona ripresa della truppa di Croci-Torti. Nella testa dei giocatori del Basilea ha cominciato a trasparire molta frustrazione, con il Lugano che ha smesso di fare la partita cercando di arginare le offensive renane, ma il risultato non è più cambiato. E, così, Grgic e compagni hanno ulteriormente rilanciato le proprie quotazioni.
Basilea - Lugano (0-0) 0-1
Rete: 62’ Behrens 0-1.
Basilea: Hitz; Schmid, Barisic (83’ Zé), Daniliuc, Rüegg (56’ Vouilloz); Otele (45’ Salah), Metinho, Leroy, Traoré (76’ Soticek); Shaqiri; Broschinski (56’ Ajeti).
Lugano: Saipi; Marques, Mai, Papadopoulos, Zanotti (83’ Brault-Guillard); Mahou (66’ Belhadji), Bislimi, Dos Santos (75’ Cassano), Grgic, Cimignani (83’ El Wafi); Behrens (75’ Koutsias).
Arbitro: Schnyder.
Note: 27’676 spettatori. Ammoniti: 8’ Papadopoulos, 45’ Metinho, 84’ Saipi, 86’ El Wafi. Pali: 34’ Barisic (traversa). Al 27’ Saipi para un rigore a Shaqiri. Basilea senza Koindredi e Tsunemoto (infortunati); Lugano privo di Alioski, Bottani, Kendouci, Steffen e Von Ballmoos (infortunati).