L'uomo della Uae, squadra che tatticamente ha lavorato benissimo, ha staccato tutti nell'ultimo chilometro
Trentaseiesimo successo stagionale della corazzata Uae, che al Tour de Romandie porta alla vittoria il 29enne Jay Vine. Nella terza frazione della corsa – partita, transitata più volte e conclusasi sempre a Cossonay – l'australiano ha piazzato un attacco rivelatosi decisivo a meno di un chilometro al traguardo, posto al termine di un falsopiano in salita non troppo ripido ma piuttosto lungo. Due i secondi di vantaggio di Vine al traguardo sul francese Lenny Martinez, scalatore della Bahrain Victorious, che ha vinto lo sprint degli inseguitori.
Quella di venerdì è stata una tappa caratterizzata da una lunga fuga di Bauke Mollema, Huub Artz e dell'elvetico Stefan Küng, che – rimasto poi da solo – ha provato l'impresa solitaria, ma è stato purtroppo ripreso dal gruppo a circa 11 km dallo striscione d'arrivo. Il trio di attaccanti aveva accumulato fino a 6 minuti di margine, ma la presenza di Artz, che nella classifica generale aveva solo 1'16" di ritardo dalla prima posizione, ha indotto tutti nelle retrovie e mettersi a tirare, e così, come detto, i fuggitivi sono stati ripresi a poco a poco.
Il turgoviese Küng (Groupama-Fdj) se n'era andato via da solo a 53 km dalla conclusione della tappa, durante la salita del Col du Mollendruz, quando il gruppo – dietro gli attaccanti – si trovava in ritardo di 2'20". In un primo momento, Artz è stato capace di rispondergli, ma al secondo tentativo l'elvetico è riuscito a staccarlo.
«È stata dura», ha detto il vincitore, «perché dapprima si è trattato di andare a riprendere Küng, e farlo è stato molto faticoso. Sono ovviamente molto felice di questo successo». Nella classifica generale, comanda sempre il francese Alex Baudin (Ef Education-EasyPost), che si era impossessato della maglia di leader dopo la frazione di giovedì.
Da sabato – penultima tappa, un'autentica frazione di montagna – i giochi si faranno davvero seri per chi ambisce al successo finale. La carovana salirà infatti da Sion fino a Thyon 2000, per un totale di 128,4 km, passando dapprima da due ascese di prima categoria (Anzère e Nax) e poi affrontando l'ultima durissima salita, lunga quasi 21 chilometri e col 7,6% di pendenza media, che conduce come detto a Thyon 2000.
Il Tour de Romandie numero 78 si concluderà domenica con una cronometro in cartellone in quel di Ginevra.