Ciclismo

Pedersen è la prima maglia rosa del 2025

A Tirana, nella tappa d'esordio del Giro d'Italia, il danese si impone allo sprint su Wout van Aert

9 maggio 2025
|

Dimostrazione di intelligenza e potenza, alla prima tappa del Giro d’Italia 2025, da parte del danese Mads Pedersen (Lidl-Trek), che sul viale d’arrivo di Tirana, al termine di una frazione di 160 km partita da Durazzo, ha bruciato allo sprint il belga Wout van Aert (Visma-Lease a Bike), intascando anche 3" di abbuono. Ottimo il lavoro di preparazione svolto dalla Lidl-Trek, che ha consentito a Pedersen – partito abbastanza lontano dallo striscione del traguardo – di imporsi alla testa di un gruppo formato da una trentina di atleti circa, in cui figuravano tutti gli uomini di classifica.

Per il campione del mondo su strada del 2019 si tratta del 5° successo stagionale, il 51° in carriera. Ottimo periodo – questo – per lui: di recente ha trionfato infatti nella Gand-Wevelgem, ha chiuso al secondo posto il Giro delle Fiandre e si è classificato terzo alla Parigi-Roubaix. Come velocista puro, oggi, il danese – che ovviamente ha vestito la prima maglia rosa di una gara che durerà tre settimane e si concluderà a Roma il 1° giugno – pare non avere rivali. Sul terzo gradino del podio di giornata è salito Orluis Aular, venezuelano della Movistar. L’unico svizzero in gara, cioè il giurassiano Yannis Voisard (Tudor), è giunto al traguardo con notevole ritardo: oltre cinque minuti.

Da segnalare, purtroppo, una brutta caduta in città che, a poco più di 4 km dal termine, ha coinvolto 4-5 corridori: ad avere la peggio è stato Mikael Landa, spagnolo della Quick-Step, che era dato come uno dei possibili protagonisti ma che purtroppo ha dovuto ritirarsi già il primo giorno.

Tappa caratterizzata da una fuga formatasi dopo pochi km di corsa e composta da Tarozzi (Bardiani), Tonelli (Polti), Moniquet (Cofidis), Verre (Arkea) e Van der Hoorn (Intermarche). I fuggitivi hanno accumulato fino a un paio di minuti di margine, ma poi il gruppo si è messo a spingere e il tentativo di restare da soli fino alla fine è quindi fallito.

In occasione della salita di Gracen (2a categoria, 12,9 km al 5,2%), primo Gpm del Giro numero 108, finisce a terra Juan Ayuso della Uae, uno dei due grandi favoriti al successo finale insieme allo sloveno Roglic. Lo spavento è grande, ma non ci saranno conseguenze, e il corridore riesce a ripartire e a riguadagnare il gruppo grazie a un celere cambio di bicicletta.

Si è trattato fra l’altro della quindicesima volta che la Corsa rosa ha preso il via in un Paese straniero. Sabato, sempre a Tirana, in programma c’è una crono individuale di 13,7 chilometri.