CICLISMO

Isaac del Toro sulle orme del suo capitano

Il 21enne messicano della Uae Emirates, nuova maglia rosa del Giro d'Italia, punta a bruciare le tappe proprio come ha fatto lo sloveno Tadej Pogacar

‘Il Giro me l’ha data, guai a chi la tocca’
19 maggio 2025
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Il secondo giorno di riposo, il Giro d'Italia lo trascorre con una nuova maglia rosa, quella di Isaac del Toro, primo messicano a vestire l'insegna del primato della corsa a tappe italiana. A soli 21 anni, il giovane della Uae Emirates sta studiando da Pogacar alla corte di... Tadej. Da tempo si va vociferando di come il nordamericano sia un vero e proprio fenomeno, destinato a segnare i prossimi anni nel mondo del ciclismo. Domenica a Siena ha chiuso alle spalle di Wout van Aert la frazione che ripercorreva diversi sterrati delle Strade Bianche e la sua prestazione ha destato nel belga una forte impressione. «È incredibile, da bambino tutti volevano questa maglia e adesso ce l'ho io», ha dichiarato il ragazzo nato a livello del mare e che ha imparato ad amare la bicicletta osservando gareggiare suo fratello maggiore. Nonostante l'impressione destata in Toscana, “Torito” non si sbilancia su quello che sarà il futuro del Giro, anche se si dice pronto al grande botto... «Vediamo come andranno le cose nella seconda e nella terza settimana».

Dopo aver capito che in Messico non avrebbe potuto raggiungere quelle vette di notorietà alle quali ambiva, a 15 anni Del Toro ha deciso di compiere il grande salto e trasferirsi in Europa. Nel 2023, all'età di 19 anni ha vinto il Tour de l'Avenir e alla sua seconda corsa a tappe di tre settimane se n’è andato a indossare la maglia rosa, nonostante il leader della squadra fosse lo spagnolo Juan Ayuso, con Adam Yates quale prima riserva. Adesso, tuttavia, le carte in tavola sono cambiate. Del Toro può contare su un vantaggio superiore al minuto sui due compagni di squadra, mentre nei confronti di Primoz Roglic – l'avversario più temibile in proiezione vittoria finale – il margine è già di 2’25”.

A volte, la via per il successo è più breve di quanto ci si potesse aspettare, come nel caso di Tadej Pogacar, vincitore del Tour de France a 21 anni. Tuttavia, alla Uae i paragoni tra il messicano e lo sloveno vengono rifiutati a priori... «C’è soltanto un Tadej e dobbiamo dare a Isaac il tempo di maturare», ha sottolineato il diesse Joxean Fernandez. In ogni caso, Del Toro ha riportato il nome del Messico ai vertici del ciclismo mondiale. L'ultimo acuto lo aveva firmato Raul Alcala con una vittoria di tappa al Tour de France, ma è una storia vecchia di oltre 30 anni.

Paragonare Del Toro a Pogacar è esercizio prematuro. Resta il fatto che il giovane messicano è tra i talenti più luminosi della generazione che si sta affacciando sul palcoscenico internazionale. Il Giro è ancora molto lungo e tutto può succedere, ma la maglia rosa di Del Toro potrebbe mettere in imbarazzo sia Ayuso, sia lo staff tecnico, entrambi chiamati a gestire una situazione che alla partenza da Tirana non rientrava forse nelle logiche di squadra.