I biancoblù tornano dai Grigioni con la posta piena e fanno un passo in più verso i play-in. Terraneo: ‘Ognuno ha fatto la sua parte in modo egregio’
I play-in ora sono più vicini. Anche se tra il dire e il fare restano pur sempre da giocare ancora quattro partite (cinque per il Bienne), il colpaccio che l’Ambrì Piotta compie sul ghiaccio di Davos è davvero un ottimo affare in quest’ottica per gli uomini di Luca Cereda, più che mai padroni del loro destino nel rush finale del campionato. E questo è sicuramente l’ideale punto di partenza per abbordare le ultime quattro partite di stagione regolare, peraltro insidiose visto che sulla strada dei biancoblù ci saranno ancora le trasferte di Ginevra e Friborgo nonché gli impegni casalinghi contro Bienne e Berna. Fermo restando che quanto di buono fatto nei Grigioni andrà subito confermato alle Vernets venerdì, per non sciupare il colpaccio perfezionato in casa dei gialloblù. Contro cui, per la seconda volta in stagione, Senn chiude senza incassare reti. L’unico neo di una serata altrimenti perfetta è l’infortunio di Heim nelle battute finali del secondo tempo, quando uno scontro con Wüthrich gli fa chiudere anticipatamente la partita: le sue condizioni saranno dunque da valutare nei prossimi giorni.
Se Senn riesce a consegnare agli archivi una prova immacolata è però anche merito dell’intera squadra, che per tutta la durata della partita gioca con intensità e tanto rigore nel gioco difensivo. Non esente da errori, quello no, ma con tutti i giocatori pronti a prendersi la loro parte di responsabilità nel chiudere i varchi agli sguscianti attaccanti del Davos. «Siamo tutti tessere di un unico puzzle, e se ogni giocatore fa il suo lavoro al meglio, poi i risultati arrivano: stasera ognuno ha fatto la sua parte, e l’ha fatta in modo egregio – sottolinea un soddisfatto Simone Terraneo a fine partita ai microfoni della Rsi –. Oggi volevamo a tutti costi fare i tre punti e siamo andati a cercarceli».
È anche una battaglia di nervi – e in questo senso il rientro di DiDomenico reduce dai due turni di squalifica lo si nota, in particolare con lo scambio di... vedute a distanza fra le due panchine di riposo con Ambühl nel terzo tempo – nella quale l’Ambrì Piotta è bravo a non lasciarsi prendere dalla frenesia quando, malgrado una sensibile superiorità per numero di occasioni, nel primo tempo il gol non arriva. Quando anche quel tassello viene sistemato grazie a una conclusione dalla distanza di Curran leggermente sporcata da Landry, il carattere dei biancoblù serve per gestire il vantaggio, poi incrementato cammin facendo da un’iniziativa personale di Heed, e portarlo fino al termine. «Oggi abbiamo disputato una partita molto solida. Dietro, poi, avevamo un Gilles (Senn, ndr) eccezionale, autore di parecchi interventi molto importanti. Abbiamo avuto pazienza quando inizialmente il disco non voleva saperne di entrare, ma siamo poi stati bravi a sfruttare le occasioni che si sono presentate».
Dopo una ripresa post-pausa dedicata alla Nazionale non ottimale (prima la sconfitta a Langnau nella sfida direttissima e poi la sudata vittoria ai rigori contro il fanalino di coda Ajoie), finalmente l’Ambrì trova dunque un successo pieno che lancia al meglio la volata finale, che per Terraneo e compagni comincerà dalle Vernets: «Nelle prime due partite dopo la pausa non siamo stati sufficientemente costanti sull’arco dei sessanta minuti. Stavolta, invece, su questo piano le cose sono andate decisamente meglio. Ed è da questo punto che dobbiamo ripartire per l’importante partita di Ginevra». M.I.