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Il cammino verso Herning inizia con un successo per la Svizzera

Tre volte in svantaggio, a Herisau gli uomini di Fischer riprendono la Slovacchia, per poi superarla nell'overtime grazie a un gol di Rohrbach

Buona la prima per Fischer
(Keystone)
10 aprile 2025
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Dopo un paio di saliscendi a tutta pista, è la Slovacchia a prendere l'iniziativa nella prima delle due amichevoli programmate a Herisau. Gli uomini di Patrick Fischer che sembrano faticare a trovare il ritmo ideale. Sull'altro fronte, quelli di Vladimir Orszagh si dimostrano decisamente più in palla. E infatti il gol slovacco non tarda tanto ad arrivare: dopo tre minuti e spiccioli di gioco, un'ingenuità di Dionicio (al suo esordio in rossocrociato) nel settore difensivo degli elvetici regala il disco a Lantosi, con quest'ultimo che lo passa a Kaslik il quale apre le marcature. La Slovacchia continua a insistere, sfiorando anche il raddoppio con un altro disco messo sullo slot. La Svizzera stenta ancora trovare le misure della porta avversaria, tanto che la prima vera occasione sul conto degli elvetici che chiama in causa Rybar arriva quando di minuti ne sono già trascorsi sei abbondanti. Ma è di quelle che fanno comunque trattenere il fiato sugli spalti dello Sportzentrum di Herisau, con Biasca che dopo essersi liberato della guarda dell'avversario mette al centro per Bader un disco invitantissimo, col numero 77 che però non riesce a trovare la chiave per battere Rybar. Poi è Genoni a illustrarsi in una parata difficile su perfida conclusione dalla media distanza di Cajkovic al termine di un tre contro due degli avversari innescato da un disco perso all'altezza della linea blu offensiva da un altro esordiente in Nazionale: Johnson. Biasca, tra i più attivi della Svizzera nel primo periodo, prova poi la soluzione personale, ma la sua conclusione non sorprende Rybar. Che poco dopo si ripete su un tiro del poc'anzi citato Johnson. Negli ultimi minuti della prima frazione la Svizzera dà l'impressione di essere cresciuta, per mole di gioco, ritmo e pure occasioni, anche se allo squillare della prima sirena il risultato è ancora quello maturato al 3'17".

Il buon momento di Fazzini e compagni prosegue anche nei primi minuti del periodo centrale, con Rybar che viene subito chiamato in causa in un paio di circostanze, cavandosela comunque senza dover fare gli straordinari. Fino al 24'33", quando Karrer raccoglie un passaggio a ritroso di Moy e spara sul verso la porta avversaria, col puck che va a colpire il corpo di Marchon e da lì finisce in fondo alla rete per il meritato pareggio. A complicare le cose a una Slovacchia che col passare dei minuti sembra patire sempre più il ritmo imposto dai padroni di casa è l'infortunio di Petrovsky, che lascia il ghiaccio dolorante a una spalla dopo aver sbattuto contro la balaustra. Poco dopo però gli uomini di Rybar hanno l'occasione per rifare superficie, complice uno sgambetto di Karrer che rimedia la prima penalità del confronto. Opportunità che viene sfruttata da Minarik per riportare avanti gli slovacchi a un secondo dal rientro sul ghiaccio del numero 67. L'occsione per pareggiare i conti se la ritrova sul bastone Miranda, cercato e trovato da un passaggio a tutta pista di Johnson, ma l’attaccante 26enne del Ginevra Servette trova sulla sua strada un Rybar che abbassa la saracinesca. Il nuovo pareggio è però rimandato solo di qualche minuto, e arriva al 36'21". Lo firma Senteler, in regime di penalità differita contro la Slovacchia, approfittando del traffico davanti al portiere creato da Simion e Taibel.

La Slovacchia però per la terza volta nella serata trova il nuovo allungo, quando Kristof recupera un disco mal gestito dagli elvetici in zona neutra per servire Kaslik, che non lascia scampo a Genoni firmando così la doppietta personale. Anche questo vantaggio ha però breve durata, perché una settantina di secondi più tardi Dario Simion, dopo un bel numero col bastone, spedisce il disco a infilarsi nel ‘sette’ alla destra di Rybar. Al 59'30" Karrer si immola su un tiro di un avversario in powerplay ed è poi costretto pure lui a lasciare il ghiaccio dolorante. A poco più di 5' dalla terza sirena è Genoni a superarsi sventando una puntata a rete di Lantosi. Nei minuti che seguono è la Svizzera a provare a stringere i tempi nel tentativo di trovare il suo primo vantaggio della serata. Lo sfiora Senteler, che in velocità si libera anche dell'ultimo difensore slovacco per presentarsi al cospetto di Rybar, che però ha la meglio. È l'ultimo grande sussulto di un terzo tempo che si chiude senza vincitori né vinti, rendendo necessaria l'appendice di cinque minuti a 3 contro 3. Dove, al 62'18" decide tutto Rohrbach ottimamente servito da Moy.

Svizzera - Slovacchia (0-1 2-1 1-1 1-0) d.p. 4-3
Reti: 3’17“ Kaslik (Lantosi) 0-1. 24’33” Marchon (Karrer, Moy) 1-1. Minarik (Cajkovic, Kukuca/esp. Karrer) 1-2. 36’21" Senteler (Karrer/pen. diff. contro la Slovacchia) 2-2. 45’51“ Kaslik (Kristof) 2-3. 47’02” Simion (Senteler) 3-3. 62'18" Rohrbach (Moy, Chanton) 4-3.
Svizzera: Genoni; Dionicio, Geisser; Karrer, Berni; Baragano, Chanton; Wüthrich, Johnson; Simion, Senteler, Lehmann; Rohrbach, Moy, Marchon; Fazzini, Bader, Biasca; Miranda, Taibel, Ritzmann.
Slovacchia: Rybar; Ziak, Ivan; Laurencik, Hlavac; Petrovicky, Romanak; Královic, Golian; Lantosi, Kristof, Kaslik; Cajkovic, Minarik, Nemec; Fasko-Rudas, Roman, Hrehorack; Kakuca, Petrovsky, Krajcovic.
Arbitri: Hürlimann, Hungerbühler; Urfer, Humair.
Note: 2’056 spettatori. Penalità: 2 x 2’ contro la Svizzera; nessuna contro la Slovacchia. Tiri in porta: 37-30 (15-9, 13-8, 8-13, 1-0). Svizzera priva di Loeffel (convalescente), Charlin, Hofmann, Ramel e Simic (soprannumero). Al 27’19“ infortunio alla spalla di Petrovsky e al 50’30” infortunio alla gamba di Karrer. Premiati a fine partita quali migliori giocatori in pista Roger Karrer e Matej Kaslik.