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Una Svizzera in tono minore ruba la scena alla Marsigliese

Pur senza convincere, gli elvetici sconfiggono la Francia 4-3, segnando tre reti in quattro minuti tra il 44'00‘’ e il 48'20‘’. Di Fazzini il primo gol

Da Bader e compagni è lecito attendersi di più
(Keystone)
18 aprile 2025
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Niente Marsigliese sul ghiaccio di Marsiglia. Al termine di sessanta minuti che non passeranno alla storia per la qualità dell’hockey proposto, dai rossocrociati, in particolare, in quello che è il terzo test della Nazionale di Fischer sulla strada che porta ai Mondiali. Se, alla fine, a risuonare sotto le volte del capiente – e affollatissimo – stadio marsigliese è comunque il Salmo svizzero, si può ben dire che stavolta quelle note vengono suonate in tono minore: se ‘Fischi’ sperava di ottenere qualche indicazione utile pensando a Herning, si sarà ben presto dovuto ricredere.

Se è vero che negli ultimi anni ci siamo forse abituati troppo bene grazie all’Euro hockey tour, non per questo bisogna fare gli schizzinosi: ai Campionati del mondo che iniziano fra venti giorni in Scandinavia non ci saranno soltanto Svezia, Finlandia e Cechia, quindi non aspettiamoci certamente che contro Kazakistan o Ungheria lo scenario sarà molto diverso rispetto alla sfida con i francesi, che senza fare niente di veramente trascendentale, ma facendolo comunque bene, costringono gli elvetici a faticare a lungo, prima di riuscire a dare una svolta decisiva alla serata. I rossocrociati, naturalmente, passano l’intera serata a provare a creare qualcosa, gestendo praticamente tutti i dischi, restando però a metri e metri di distanza dallo slot, senza mai riuscire veramente a imporre una reale presenza davanti alla porta. Anzi: al netto delle poche occasioni avute (che si contano comunque sulle dita di una mano), i più scaltri sono indubbiamente gli uomini di Yorick Treille, che sfruttano due grossolani errori dei rossocrociati – prima lo ‘show’ nell’angolo del giovane Johnson, che ne combina un po’ di tutti i colori e non s’accorge che nel frattempo Ritzmann era pure tornato in panchina per farsi prestare un bastone integro dopo aver spezzato il suo, e soprattutto la clamorosa incomprensione tra un comunque piuttosto insicuro Waeber e Marchon, che si ostacolano a vicenda regalando a Carry il puck del raddoppio – per arrivare alla seconda pausa in vantaggio 2-1. Tenuta in vita da un gran polsino di Fazzini (suo il provvisorio 1-1 al 26esimo) e da qualche invenzione del rientrante Hofmann – il vero problema, semmai, è che le sue invenzioni nessuno riesce a sfruttarle –, la Svizzera capovolge improvvisamente la partita segnando tre volte in poco più di quattro minuti, tra il 44’00’’ e il 48’20’’, grazie a un bello scambio tra Marchon e Moy ma anche a due reti casuali di Baragano e Simic. Vittoria doveva essere e a conti fatti vittoria è stata, ma da una Nazionale pur in formazione sperimentale a tre settimane dai Mondiali è senz’altro lecito aspettarsi di più.

Francia - Svizzera (1-0 1-1 1-3) 3-4
Reti:
18’41’’ Bachelet (Aurélien Dair) 1-0. 25’33’’ Fazzini (Ramel, Bader) 1-1. 28’25’’ Carry 2-1. 44’00’’ Marchon (Baragano) 2-2. 47’50’’ Simic (Bader, Ramel) 2-3. 48’20’’ Moy (Marchon) 2-4. 58’23’’ Gallet (Douay, Rech/a 6 contro 5) 3-4.
Francia: Papillon; Gallet, Schmitt; Spinozzi, Llorca; Coulaud, Bourgeois; Prissaint; Leclerc, Boudon, Rech; Carry, Ritz, Bruche; Bachelet, Koudri, Aurélien Dair; Douay, Leborgne, Joubert; Flavian Dair.
Svizzera: Waeber; Dionicio, Geisser; Karrer, Berni; Baragano, Chanton; Wüthrich, Johnson; Rohrbach, Moy, Marchon; Lehmann, Senteler, Hofmann; Fazzini, Bader, Ramel; Miranda, Taibel, Ritzmann; Simic.
Arbitri: Baudry, Goncalves; Costantineau, Robert.
Note: 5’420 spettatori. Penalità: 4 x 2’ contro la Francia; 1 x 2’ contro la Svizzera. Tiri in porta: 17-32 (5-15, 9-2, 4-8). Svizzera priva di Genoni, Loeffel (a riposo) e Biasca (infortunato, salterà i Mondiali). Al 44’00’’ coach’s challenge chiesto dalla Francia (presunta ostruzione sul portiere). Francia senza portiere per fare spazio a un sesto giocatore di movimento dal 58’12’’ al 58’23’’ e dal 58’45’’ fino al termine. Premiati a fine partita, quali migliori giocatori in pista, Luca Fazzini e Quentin Papillon.