Hockey

Una cinica Svizzera reagisce e mette sotto la Lettonia

A Riga la rivincita comincia male per i rossocrociati, che però ribaltano la situazione nella seconda parte del periodo centrale dando prova di efficienza

Leonardo Genoni riesce a leggere in anticipo le intenzioni di Haralds Egle
(Keystone)
25 aprile 2025
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Ventiquattr'ore dopo la sconfitta ai rigori nella prima delle due amichevoli ravvicinate con la Lettonia, la Nazionale rialza la testa. In un venerdì sul ghiaccio dell’Arena Riga che comincia in modo spezzettato, con la Svizzera che prova a guadagnare subito terreno nel terzo, ma i lettoni lavorano bene, sfruttando anche il fisico, come già la sera prima. Al 5'34‘’, la prima opportunità è per i padroni di casa, quando l'intervento del difensore biancoblù Dario Wüthrich ai danni di Rodzers Bukarts viene giudicato falloso: tuttavia, il boxplay rossocrociato non concede una chance che sia una agli uomini di Harijs Vitolinsh. A differenza, invece, di ciò che succede al 9’06’’: Chanton si lancia in un taglio orizzontale suicida cercando di restituire il puck a Fora, e Tralmaks legge benissimo la situazione, arrivando tutti solo davanti a Genoni, prima di destabilizzarlo con una finta, segnando il gol dell’1-0. Tutto si può dire salvo che quel vantaggio sia immeritato, perché sono i lettoni i più pericolosi e i più attivi, tanto da essere indubbiamente molto più spesso degli elvetici nel terzo d’attacco avversario. Ciò che succede a maggior ragione al 13’35’’, quando tocca a Luca Fazzini farsi spedire in panchina per uno sgambetto, regalando ai padroni di casa la seconda superiorità numerica del match. Anche nella circostanza, però, gli uomini di Fischer mostrano davvero buone cose nel gioco con l’uomo in meno.

Anche l’inizio di secondo periodo è soprattutto a tinte granata, con gli elvetici che dimostrano di soffrire il gioco fisico dei lettoni, che impediscono agli uomini di Fischer di ragionare, e soprattutto che riescono a riconquistare alcuni dischi davvero pericolosi al di sopra della linea di metà pista. E al terzo minuto Genoni è costretto a superarsi dopo un puck che né Knak, né Chanton riescono a controllare in zona neutra, con Lavins che si presenta tutto solo davanti al portiere dello Zugo, che però nell’occasione ci mette una pezza. A furia di lavorare, al 36’01’’ gli elvetici incassano anche una terza penalità minore, che va sul conto di Ritzmann, per una bastona a Skrastins, poco dopo un altro grosso pericolo davanti alla gabbia di Genoni, con Lavins che va vicino al 3-0. Poi, però, sono i padroni di casa a farsi penalizzare due volte una dopo l’altra (prima Rihards Bukarts, poi Hodass), offrendo alla Svizzera un ghiottissimo minuto e 33 secondi a 5 contro 3: poteva essere il momento del rilancio, ma Egli scivola al momento di controllare il puck, ed è costretto a falciare Egle che se ne stava andando tutto solo per sfidare Genoni, e così la doppia superiorità sfuma, anche se in contropiede, poco dopo, i rossocrociati riescono infine a renderci minacciosi, in azione di alleggerimento, con un tiro di Fora che però Mitens non ha difficoltà a intercettare. È il preludio al gol del pareggio elvetico, con Wütrich e Knak che riescono a creare finalmente un po’ di spazio in entrata di terzo avversario, con Berni che trova un preciso tiro a fil di palo, al 31’52’’, su cui Mitens non può arrivare. E non finisce lì: passa poco più di mezzo minuto e la Svizzera raddoppia, grazie a un appoggio di Fora dalla blu nel traffico – e il ticinese del Davos è senz’altro uno dei rossocrociati più in vista – che il portiere avversario non riesce neppure a intravedere. Da quel momento in poi, gli uomini di Fischer sono praticamente padroni del ghiaccio, e – tra i fischi dei diecimila della Riga Arena – segnano anche una terza volta, con un nuovo appoggio da lontano di Egli, che Rohrbach riesce ad appiattire davanti al povero Mitens, beffato di nuovo al 37’25’’.

Purtroppo, al 42'28‘’ i rossocrociati ne combinano un'altra, proprio mentre Hodass si ritrova sulla panchina dei puniti per un disco spedito in tribuna: in pieno powerplay, i cinque svizzeri in pista vanno a cambiare praticamente tutti assieme, e quando Skrastins capisce l'opportunità, serve un bellissimo disco a Gavars, che si presenta tutto solo nel terzo avversario per il più classico dei gol in shorthand, al 42'28‘’, rete che rimette i lettoni in partita. Punti nell'orgoglio, gli elvetici provano subito a reagire, e Marco Lehmann avrebbe sul bastone il puck del 4-2, ma il numero 19 non riesca a sfruttare l'ottimo lavoro preparatorio di un (al solito) attivissimo Ritzmann. E al 51'16‘’ arriva una nuova penalità, stavolta sul conto dei lettoni (fuori Ambühl, per sgambetto), complicata al 52'40‘’ da una bastonata di Fora al volto di Ravinskis: Vitolins capisce che quei 36‘’ secondi a 5 contro 3 potrebbero essere il momento decisivo, e così chiama il timeout: la Lettonia va più che vicina al pareggio, ma Genoni compie il miracolo, salvando un gol già fatto di Egle a porta praticamente vuota. Subito dopo, si scatena la prima di un paio di scazzottate di quelle giuste, pur trattandosi pur sempre di un'amichevole, che costeranno un po‘ di panchina prima a Karrer e al citato Egle, e poi a Egli, Bertschi, Rullers e Lavins. Intanto il cronometro scorre e la Svizzera è sempre in vantaggio, così a 2'12’‘ dal termine il coach lettone richiama il portiere Mitens a bordo ghiaccio, e nella porta vuota arriva anche il quarto gol, a firma Fabian Ritzmann, al 58'39’‘.

Lettonia - Svizzera (1-0 0-3 1-1) 2-4
Reti:
9’06’’ Tralmaks 1-0. 31’52’’ Berni (Knak, Wüthrich) 1-1. 32’38’’ Fora (Lehmann) 1-2. 37’25’’ Rohrbach (Egli) 1-3. 42'28’‘ Gavars (Skrastins/esp. Hodass!) 2-3. 58'39’‘ Ritzmann (Wüthrich/a porta vuota) 2-4.
Lettonia: Mitens; Andzans, Zile; Jaks, Hodass; Tumanovs, Komuls; Ralfs Bergmanis, Arvils Bergmanis; Dzierkals, Prohorenkovs, Rihards Bukarts; Tralmaks, Egle, Ravinskis; Lavins, Rullers, Gavars; Skrastins, Veinbergs, Golovkovs; Rodzers Bukarts.
Svizzera: Genoni; Karrer, Berni; Egli, Jung; Fora, Chanton; Wüthrich, Dionicio; Rohrbach, Bertschy, Ritzmann; Hofmann, Moy, Senteler; Walser, Ambühl, Knak; Fazzini, Bader, Lehmann.
Arbitri: Ansons, Ozolins; Zunde, Rava.
Note: 10'200 spettatori (tutto esaurito). Penalità: 6 x 2’ contro la Lettonia; 9 x 2’ contro la Svizzera. Tiri in porta: 27-21 (9-3, 9-12, 9-6). Svizzera senza Charlin, Loeffel, Ramel, Marchon e Schmid (tutti a riposo). Al 52'40’‘ timeout chiesto dalla Lettonia, che gioca senza portiere dal 57'48’‘ al 58'39’'. Premiati a fine partita, quali migliori giocatori in pista, Tralmaks e Berni.