I tedeschi battono l’Ulsan e chiudono il gruppo in testa, superando all'ultimo un Fluminense costretto al pareggio dai sudafricani del Mamelodi
È ormai agli sgoccioli la fase preliminare di un Mondiale per club negli States che va avanti nell’indifferenza o quasi, dato che fin qui in media gli stadi sono stati occupati in misura di poco superiore al cinquanta per cento, con il picco negativo raggiunto dalla sfida tra Ulsan e Mamelodi Sundowns, a cui hanno assistito 3500 spettatori scarsi. Stavolta, a Cincinnati, in uno dei relativamente pochi stadi negli States realizzati appositamente per il calcio, accanto al presidente Fifa Gianni Infantino in tribuna gli spettatori sono poco più di ottomila, in un match (diretto fra l’altro da una terna arbitrale interamente femminile) che al Borussia Dortmund basterebbe pareggiare per superare il turno. Contro i modesti coreani dell’Ulsan, i primi 45’ sono a senso unico, infatti i tedeschi ci provano una ventina di volte (e otto di quei tiri arrivano in porta) mentre il portiere zurighese Kobel non deve compiere una parata che sia una. A furia di spingere, il Borussia riesce a passare, al trentaseiesimo: il merito è dello svedese Daniel Svensson, il cui tiro di sinistro su servizio di Jobe Bellingham buca il portiere Jo. Nella ripresa l’Ulsan ha almeno il merito di provarci soprattutto con la potente conclusione Jun-Hyun al sessantesimo, ma Gregor Kobel si oppone con successo e così il risultato non cambia.
Nell’altro confronto del gruppo F, nell’imponente Hard Rock Stadium di Miami, abituale sede delle partite dei Dolphins nel campionato Nfl, finisce 0-0 tra i sudafricani del Mamelodi e i brasiliani del Fluminense, risultato che basta ai carioca per arrivare agli ottavi, ma che non permette loro di difendere il primato in classifica dall’attacco del Dortmund.