Il Cantone leva il contributo di 260mila franchi per l’inceneritore e il Municipio deve adeguare i prelievi ad alcune categorie senza penalizzare i single
Il Municipio di Bellinzona ha elaborato per l’anno in corso alcune modifiche all’Ordinanza municipale d’applicazione del Regolamento comunale sulla gestione dei rifiuti. Ebbene, dopo il balzello del 2022 che aveva colpito in modo significativo quasi tutti gli utenti (specialmente i single costretti a versare quasi il doppio), ora sono previsti degli adeguamenti in alcune categorie. Ossia quasi sempre aumenti, seppur contenuti, e in un solo caso una leggera diminuzione. È quanto emerge dall’aggiornamento dell'ordinanza in pubblicazione all’albo comunale, con possibilità di ricorso al Consiglio di Stato entro il 27 maggio.
Tre gli elementi che hanno portato l'esecutivo cittadino verso questo nuovo aumento. Il primo è che la Legge cantonale di applicazione della Legge federale sulla protezione dell'ambiente obbliga i Comuni a finanziare al 100%, tramite l'apposita tassa, la raccolta, il trasporto e lo smaltimento dei rifiuti; nulla a che vedere dunque con quanto sostiene qualcuno, e cioè che il balzello si renderebbe necessario per far fronte al disavanzo comunale record stimato nel 2025 (13,3 milioni). Il secondo motivo è legato alla decisione cantonale di cancellare già nel 2024 il contributo annuo di 260mila franchi che da lungo tempo veniva elargito a Bellinzona quale sede di un impianto di smaltimento rifiuti; da qui la necessità di incamerare i 260mila franchi mancanti chiamando gli utenti alla cassa. Terzo motivo: sempre il Cantone deve (ma non l'ha ancora fatto) proporre al Gran Consiglio una modifica del meccanismo che fissa sul piano cantonale la forchetta del costo del sacco ufficiale per i rifiuti solidi urbani, forchetta entro la quale i Comuni poi fissano il prezzo; in questo caso, infatti, il parlamento già nel 2023 ha votato un'iniziativa interpartitica che dà più autonomia ai Comuni nel fissare il prezzo del sacco, applicando così maggiormente il principio della causalità (chi più inquina più paga) e diminuendo la tassa base. Ed è ciò che Bellinzona intende fare. Intanto però può solamente ritoccare la tassa base.
Ed è qui che nello stabilire la nuova tassa 2025 ha giocato un ruolo determinante la Sorveglianza dei prezzi attiva in seno al Dipartimento federale dell'economia. Coinvolto dal Municipio per un parere – come sancisce la Legge sulla sorveglianza dei prezzi ogni qualvolta si preveda l'aumento di una tassa – Mister Prezzi ha infatti criticato la proposta sottopostagli lo scorso novembre da Palazzo Civico: questa indicava la volontà di aumentare dagli attuali 125 a 130 franchi la tassa annua per le economie domestiche composte da una sola persona; e di portare da 140 a 155 quella per i nuclei composti da due o più persone; idem le case secondarie. Non bene, secondo Mister Prezzi: “L’applicazione di una tassa base solamente leggermente distinta per diverse categorie di economia domestica potrebbe condurre a una tassazione eccessiva per le piccole economie domestiche. Nel caso specifico, quanto proposto dalla Città viola il principio di causalità solitamente applicato in materia di protezione ambientale”. In altre parole, le piccole economie domestiche “vengono discriminate rispetto alle economie domestiche più grandi perché si trovano a pagare in maniera arbitraria una tassa, in relazione ai costi effettivamente generati, nettamente più elevata. L’ammontare della tassa base non può essere arbitrario e dev’essere conforme al principio d’equivalenza”. Da qui la raccomandazione affinché si riducesse la tassa base per i single e si compensasse la riduzione delle entrate con un leggero aumento della tassa per le economie domestiche composte da due o più persone.
Il Municipio ha quindi rivisto il modello e pubblicato ora la nuova proposta di tassa. Al capitolo economie domestiche sorridono un pochino i single che passerebbero da 125 franchi annui a 120. Sorridono meno le coppie e i nuclei familiari che da 140 franchi passerebbero a 160; idem le residenze secondarie. Chiamate maggiormente alla cassa (ma su questo punto Mister Prezzi non ha avuto nulla da ridire) anche le attività economiche, il cui conteggio si basa non sul numero di dipendenti ma sugli effettivi a tempo pieno (Etp): in questa categoria la tassa lieviterebbe da 400 a 430 franchi per chi impiega 5-9 addetti Etp, da 900 a 950 franchi per 10-19 Etp, da 1’400 a 1’450 franchi per 20-49 Etp e da 1’900 a 2mila franchi per 50-99 Etp. Mano al borsellino anche per le scuole con oltre 500 allievi: qui la tassa salirebbe dagli attuali 4mila a 4’500 franchi. Nessun ritocco invece per le altre categorie di utenti, in primis commerci ed esercizi pubblici. E intanto costa un pochino meno (2 franchi e 20 il pezzo anziché 2 e 50) il sacco da 60 litri per la plastica.
Quello dei rifiuti non è l’unico ambito che registra dei cambiamenti recenti, in materie di tasse causali e tariffe varie. Il Municipio l’anno scorso ha infatti modificato l’Ordinanza sulle naturalizzazioni, la cui tassa è passata da 300 a 500 franchi in caso di procedura agevolata e da 800 a 1'200 franchi per le procedure ordinarie. Una differenza dunque marcata ma motivata con la volontà di allinearsi agli altri Comuni e Città ticinesi. La musica non cambia per il Bagno pubblico (stagione estiva) e la piscina coperta (stagione invernale) con l’entrata singola passata da 6 a 7 franchi per i domiciliati a Bellinzona e da 10 a 11 per i non domiciliati, mentre l’abbonamento per dieci entrate (adulti) è salito rispettivamente da 54 a 63 franchi e da 90 a 99 franchi. Rincarati del 20% anche gli abbonamenti stagionali e annuali, ma solo per gli adulti. Un pochino meglio va con la fornitura di elettricità, visto che l’Azienda multiservizi ha fissato per il 2025 un contenimento complessivo del 3%, che attenua però solo in minima parte la stangata del 25% giunta nel 2024.