Promossa dall’Ascovam e organizzata dall’Antenna si è svolta una mattinata di studio dedicata agli esecutivi vallerani
Promossa dall’Ascovam (Associazione dei Comuni valmaggesi) e organizzata dall’Antenna Vallemaggia, si è tenuta sabato 12 aprile a Cavergno una mattinata di studio sulla progettualità in Vallemaggia dedicata agli esecutivi valmaggesi: una trentina i partecipanti tra municipali e segretari. Presenti inoltre il presidente dell’Ers-Lvm Giacomo Garzoli e il direttore dell’area valmaggese dell’Otlmv Fabio Lafranchi, unitamente ai granconsiglieri vallerani Samantha Bourgoin e Aron Piezzi (pure presidente dell’Antenna).
Dopo un’introduzione di carattere politico da parte del presidente Ascovam Simone Stoira, che ha sottolineato l’importanza di affrontare assieme le grandi sfide per rilanciare la Valle, il coordinatore dell’Antenna Vallemaggia Timo Cadlolo – coadiuvato da Laetitia Grossini, neoassunta quale coordinatrice di progetto – ha condiviso un quadro sulla situazione attuale in cui versa la Valle. Utilizzando quale indicatore l’evoluzione demografica, è stato evidenziato come da un lato i Comuni della bassa Vallemaggia si siano ormai affermati quale attrattivo luogo di residenza, dall’altro i Comuni della parte superiore continuano a lottare per la propria sopravvivenza. Il saldo naturale rimane molto negativo ed è solo in parte compensato da un saldo migratorio positivo. In mezzo, come in una sorta di limbo, Cevio, storico e geografico capoluogo valmaggese.
In questo difficile contesto, aggravato da fattori socioeconomici e ambientali esogeni non favorevoli, un segnale incoraggiante è dato dal dinamismo progettuale. In questo senso basti ricordare che, a partire dal 2018, anno di avvio della fase operativa del Masterplan Alta Vallemaggia, sono state realizzate 45 iniziative progettuali sostenute attraverso il Fondo di Promovimento Regionale dell’Ers-Lmv e promosse dai Comuni, dai Patriziati, dalle associazioni e dalle fondazioni nonché dai privati attivi in Valle.
Per rilanciare la Valle è però necessario – secondo Ascovam – compattarsi attorno ai cosiddetti progetti faro, vale a dire quelle iniziative in grado di riposizionare la Valle e contribuire a migliorare le condizioni quadro. Non solo unirsi politicamente ma pure “fattivamente” allorquando andranno approfonditi i costi di gestione e la messa in rete. In quest’ottica, per la bassa Valle l’iniziativa cardine è quella dello sviluppo del Centro Scuola Sport e Cultura presso il Centro scolastico dei Ronchini di Aurigeno. A Cevio è in corso l’iter progettuale che porterà alla realizzazione del Centro ricreativo turistico di Bignasco, infrastruttura che coniuga al meglio gli interessi della popolazione residente con quelli del turismo. In Lavizzara il focus è messo sulla ricostruzione del Centro sportivo con pista di ghiaccio, mentre per la Rovana rimane cruciale il mantenimento di Bosco Gurin nel ristretto novero delle destinazioni montane ticinesi di successo, grazie anche a una sempre maggiore destagionalizzazione dell’offerta.
Accanto ad altre lodevoli iniziative di minore entità (ma non per questo meno importanti), questi progetti assumono un ruolo chiave per lo sviluppo della Vallemaggia, in quanto permettono di attrarre flussi di persone dall’esterno, necessari a garantire il mantenimento dei servizi fondamentali per la popolazione locale. A mente dei presenti alla mattinata, per dare un senso determinante ai progetti presentati e per provare a invertire la situazione socioeconomica della media e alta Vallemaggia, sempre più critica, assumono fondamentale importanza i prospettati progetti di collegamento tra la Rovana e la Formazza (attraverso il Metrò alpino) e tra la Lavizzara e la Leventina (funivia), che si auspica possano vedere la luce in tempi ragionevolmente brevi. Tali collegamenti, oltre ad apportare un flusso di persone durante tutto l’arco dell’anno, contribuiranno a innescare nuove dinamiche territoriali a vantaggio del tessuto socio-economico locale.
Per realizzare tutto ciò – conclude l'Associazione dei Comuni valmaggesi – oltre all’indispensabile e apprezzato sostegno cantonale e federale attraverso la politica economica regionale, risulta determinante una solida unità d’intenti da parte di tutti gli attori coinvolti in Valle, confermata in occasione della mattinata della progettualità.