Saranno votati lunedì prossimo dal Consiglio comunale di Lugano, via libera della Gestione
I pericoli dati dai franamenti sono ben noti anche nelle valli del Luganese, dove si sono verificati episodi luttuosi, ultimo quello di Cimadera lo scorso 7 gennaio. Lunedì il Consiglio comunale di Lugano voterà un messaggio da 8,2 milioni di franchi per opere di premunizione e contenimento danni in diversi punti del territorio. La richiesta di credito è preavvisata positivamente dalla Commissione della Gestione.
Per la definizione degli interventi meritevoli di un approfondimento progettuale, spiega il Municipio, si è fatto capo a banche dati relative a opere di premunizione già esistenti e a informazioni desunte da studi e progetti pregressi disponibili, allestiti in seguito alle alluvioni del 2001 e del 2008. Si sono, inoltre, passate in rassegna le zone di pericolo, coinvolgendo pure servizi cantonali come l'Ufficio dei corsi d'acqua e l'Ufficio dei pericoli naturali, degli incendi e dei progetti. Al termine di questo processo sono stati definiti 10 interventi ritenuti prioritari.
Sono previsti: a Davesco-Soragno, la riprofilatura del corso d'acqua con aumento della sezione idraulica e ristrutturazione della camera di trattenuta esistente; a Bogno il rifacimento del manufatto di sbocco della tratta intubata del riale; a Pazzallo la manutenzione della camera di trattenuta esistente e il rifacimento del sottopasso stradale; a Curtina una nuova vasca di trattenuta del materiale (costo previsto un milione di franchi); a Davesco-Soragno la manutenzione dei manufatti di imbocco esistenti, a monte della strada, per tre riali; a Sonvico, il consolidamento e la stabilizzazione di una scarpata oggetto di erosione; a Cimadera-Piandera pulizia alveo e manutenzione straordinaria della camera di trattenuta esistente; a Cimadera-Mulini di Piandera una nuova camera di trattenuta del materiale con relativa pista d'accesso, disgaggi, stabilizzazione pareti e rimozione piante pericolanti lungo l'alveo a monte di una abitazione in pericolo nonché l'ottimizzazione e l’ampliamento della camera di trattenuta esistente, disgaggi, stabilizzazione pareti e rimozione piante pericolanti lungo l'alveo a monte dell'abitazione in pericolo, e la riprofilatura e pulizia generale dell'alveo e delle sponde.
Un capitolo a parte è dedicato al canale di Gronda del Cassarate, in zona Davesco/Soragno, già oggetto di lavori, che tornerà sotto i ferri per una spesa di 800mila franchi. Le reti paramassi sopra Pazzallo sono invece preventivate in 460mila franchi. Tornando a Davesco-Soragno, l’alluvione del 2001 ha suggerito la realizzazione di una nuova camera di trattenuta lungo il riale di Cossio a monte dell'omonimo nucleo, 860mila franchi l'importo previsto. Vi sono poi la rinaturazione del riale Boschina a Ponte di Valle, la sistemazione del riale Lenz, opere di messa in sicurezza a Maglio e Carabbia (Bosco della chiesa). Quest'ultima opera è preventivata in oltre 800mila franchi e dovuta a numerosi eventi alluvionali sopra la tratta terminale di via San Salvatore. Altri riali da sistemare si trovano a Curtina, il Valle della Monda e il Topina, e a Certara.
Una quota importante della somma chiesta al Consiglio comunale, è in vista di interventi tempestivi per eventi straordinari, repentini e non prevedibili. Capitolo in cui si potrebbe inserire la recente frana letale in Valcolla, come noto avvenuta in un punto ritenuto non a rischio (e non compreso in questa serie di interventi). Il messaggio municipale specifica che “tutti gli oggetti qui presentati, escluse le opere di monitoraggio, dovranno sottostare a pubblicazione secondo la Legge Edilizia e ad approvazione da parte degli uffici cantonali preposti, in particolare l'Ufficio dei corsi d'acqua e l'Ufficio dei pericoli naturali, degli incendi e dei progetti, a seconda della tipologia dell'opera” e che si prevedono contributi di miglioria “per tutte quelle opere dalle quali i mappali privati trarranno effettivi benefici, nella misura del 30% dei costi determinanti al netto dei sussidi incassati”.